È uno dei protagonisti del ritorno in televisione dello show Rischiatutto. Il noto attore romano viene subito impiegato dalla sua squadra nelle domande preliminari e va vicino alla perfezione. Nella categoria ”Frank Sinatra” ne indovina alla fine nove su dieci. Quando si parla del quiz poi De Sica fa valere la sua esperienza e dice che mentre tutti erano bambini e ricordano un po’ a tratti il quiz lui invece era già grandino e se lo ricorda davvero molto bene. Ovviamente il tutto è accompagnato dalla sua solita simpatia.
Nel primo appuntamento del quiz televisivo Rischiatutto in onda questa sera su Rai Uno per la conduzione di Fabio Fazio sarà presente in studio nelle vesti di ospite e concorrente, il noto attore italiano Christian De Sica. In attesa di scoprire come se la caverà, scopriamo qualcosa di più sul proprio conto.
Un attore di razza, avvezzo a ruoli comici ma con un’espressività e un physique du role che lo rendono adatto anche a destreggiarsi in parti più serie o drammatiche. Ad allietare il ritorno dello storico Rischiatutto ci sarà Christian De Sica, che sarà un concorrente molto speciale in uno dei programmi più amati della televisione italiana. I fan del grande De Sica lo hanno ammirato recentemente nelle sue ultime fatiche cinematografiche, in particolare Vacanze ai Caraibi – Il film di Natale (2015), con dietro la macchina da presa un veterano del cinema comico italiano, Neri Parenti, e Fräulein – Una fiaba d’inverno (2015), per la regia di Caterina Carone, pellicola presentata anche al Bolzano Film Festival. Non è facile essere figli d’arte. Se è vero, e lo stesso “De Sica jr” non lo ha mai negato, che certe porte vengono aperte con più facilità, è altrettanto vero che da un figlio d’arte, soprattutto se figlio di una figura così ingombrante com’era Vittorio De Sica, ci si aspetta sempre moltissimo, quasi come se il talento potesse trasmettersi completamente attraverso il dna. Classe 1951, Christian De Sica inizialmente ha con il padre un rapporto oscillante tra grandissimo affetto e conflitti, e sembrerebbe anche non essere davvero interessato alla carriera di attore. Cambierà idea, spinto e ispirato dal padre Vittorio, e lascerà la facoltà di Lettere dell’Università La Sapienza di Roma per dedicarsi al cinema. Il nome del padre effettivamente lo aiuta a muovere i primi passi, affidandogli dapprima una particina nel suo Una breve vacanza (1973), e poi coinvolgendo altri celebri registi come Duccio Tessari e Pupi Avati. Sotto la regia di quest’ultimo reciterà nel 1976 in Bordella, una commedia che in un’intervista del 2014 definirà “folle”. La sua strada però sembra distanziarsi quasi da subito dal neorealismo paterno avviandosi verso un genere di commedia leggera. Negli anni ’80 comincia a farsi conoscere dal grande pubblico in pellicole come Viuuuulentemente mia (1982) di Carlo Vanzina, o Borotalco (1982) del grande amico Carlo Verdone. Sarà Vanzina a portarlo al successo e ad associare indissolubilmente il suo nome ai primi celebri “cinepanettoni”, dallo storico Vacanze di Natale (1983) passando per altri cinepanettoni diretti da altri registi come Enrico Oldoini (nei primi anni ’90) o Neri Parenti (soprattutto negli anni 2000 e 2010). Fino al 2005 dà vita a un proficuo sodalizio comico con Massimo Boldi, che ogni anno sbanca il botteghino italiano nel periodo natalizio. Dopo la separazione la carriera di De Sica prosegue comunque con buon successo con altri cinepanettoni e pellicole come Amici Miei – Come tutto ebbe inizio (2011, anch’esso di Neri Parenti), un irriverente prequel della storica trilogia di Amici Miei. Lo si vede meno sul piccolo schermo, nel quale si farà notare soprattutto per un ruolo di rilievo nelle due stagioni della serie di Rossella Izzo, Lo Zio d’America (2002 e 2006).