Le confessioni in uscita oggi nei cinema d’Italia, è un film del regista Roberto Andò. La pellicola è un thriller della durata di circa 120 minuti e vede tra i protagonisti un mistico e intenso Toni Servillo e un cast di importanti attori italiani e francesi come Daniel Auteuil, Connie Nielsen, Moritz Bleibtreu, Pierfrancesco Favino e Marie-Josée Croze. Tutti personaggi di rilievo in un lavoro cinematografico corale, che si svolge tra una dimensione reale e una mistica. Il film vede il ritorno sul grande schermo di Toni Servillo dopo il successo de La grande bellezza di Paolo Sorrentino e in merito alla scelta di questo personaggio ha dichiarato che il suo è un frate che più che essere un uomo di fede è “una persona credibile, e Dio sa quanto ne abbiamo bisogno al mondo d’oggi. È un eroe positivo”. Proprio tale caratteristica gli ha dato un’enorme responsabilità nell’interpretare questo ruolo di grande rilevanza etica più che religiosa. Tra i protagonisti dell’opera c’è anche uno degli attori italiani più amati del momento, Pierfrancesco Favino, che interpreta il Ministro dell’economia italiano. A fare da sottofondo musicale all’intero film, inoltre, ci ha pensato il Premio Oscar Nicola Piovani che ha registrato la colonna sonora dal vivo, con l’orchestra che suonava mentre su uno schermo scorrevano le immagini della pellicola.
La trama si svolge all’interno di un albergo di lusso tedesco dove i ministri dell’economica del G8 alloggiano prima di dover affrontare lunghe ed estenuanti riunioni che porteranno alla creazione di una manovra economica segreta, che avrà gravi conseguenze per alcuni paesi del mondo. È in questo clima teso e oscuro che il direttore del Fondo monetario internazionale, Daniel Roché (Daniel Auteuil), decide di invitare tre personaggi estranei del tutto al mondo della finanza. Tra questi c’è la rock star Michael Wintzl (Johan Heldenbergh), la scrittrice di best sellers per bambini Claire Seth (Connie Nielsen) e il frate certosino Roberto Salus (Toni Servillo). Proprio il religioso diviene il protagonista di questo appassionante thriller quando viene chiamato dal direttore del Fmi che sente un urgente bisogno di confessarsi. Al termine del colloquio tra i due, il politico si suicida e la sua morte interrompe i lavori del summit e del progetto misterioso. I ministri, nel frattempo, sconvolti dall’accaduto, sono convinti che il frate sia stato messo a conoscenza dei loro piani segreti e questa possibilità li fa sprofondare in una crisi intensa. Sentono il loro potere vacillare, messo in pericolo da qualcuno che non possono controllare, e iniziano a sentire il peso delle decisioni che prendono, quelle che cambiano in un momento il destino dei nazioni. In questo quadro i vari protagonisti si susseguono in una rappresentazione corale, che ha come punto di riferimento Roberto Salus il cui silenzio si oppone alle ambiguità delle parole. Infatti, tutti cercano di far confessare lo stesso religioso, lo spingono a violare quel segreto professionale che dà dignità all’uomo. Il monaco, invece, a modo suo, susciterà crisi profonde nelle coscienze dei politici che scopriranno, forse, di avere un’anima nascosta dalla sete di potere.