Il campione di sci Christof Innerhofer è tra gli ospiti vip della seconda puntata di Rischiatutto, show televisivo storico che torna dopo tantissimi anni su Rai Uno e vede alla conduzione Fabio Fazio. Su Instagram l’atleta ha voluto condividere alcuni momenti del dietro le quinte del programma e tra questi un selfie che si è scattato insieme a un altro ospite d’eccezione, cioè Rosario Fiorello che questa sera ha rappresentato la ”Materia Vivente”. Di certo dopo Alberto Tomba un altro pezzo storico dello sci italiano ha avuto la possibilità di calcare questo palcoscenico prestigioso. Clicca qui per la foto e per i commenti dei follower.



Anche Christof Innerhofer, uno dei migliori sciatori del nostro Paese, parteciperà alla puntata di Rischiatutto del 22 aprile, la riedizione dello storico quiz televisivo che fu uno dei migliori successi nella storia della Rai sotto la conduzione di Mike Bongiorno tra il 1970 e il 1974. Christof Innerhofer è nato a Brunico, nel dicembre del 1984 e ha iniziato a sciare prestissimo, all’età di tre anni. Ha subito messo in mostra grande talento, affinando a poco a poco i suoi mezzi negli anni dell’adolescenza prima di dedicarsi all’agonismo.Ha iniziato a gareggiare nel 1999, per poi mettere in evidenza una crescita sicura e imperiosa, che lo ha presto portato nell’ambito della squadra nazionale di sci alpino. Dopo l’esordio in Coppa Europa, avvenuto nel 2003, è poi arrivato il sospirato ingresso nello sci dei grandi, quello rappresentato dalla Coppa del Mondo, tre anni più tardi. Un inizio avvenuto nel segno dell’eclettismo, se si pensa che la sua prima gara nel circuito è stata in slalom speciale, senza però grandi esiti. I primi punti sono poi arrivati nella supercombinata di Reiteralm dello stesso anno, mentre per entrare tra i primi dieci di una gara singola ha dovuto attendere il 2008, quando ha confermato la sua crescita con una buona serie di piazzamenti. La sua esplosione definitiva risale invece alla stagione 2008-09, quando è riuscito nell’impresa di vincere la discesa libera di Bormio. In effetti con il passare del tempo ha trovato la sua vera dimensione nelle gare veloci, compreso quel supergigante in cui ha ottenuto un ottimo quarto posto ai Mondiali disputati in Val d’Isere nel 2009.



Una medaglia di legno tramutatasi in oro due anni più tardi, quando ha riportato una sensazionale vittoria sulla pista di Garmisch-Partenkirchen, una delle più tecniche e difficili in assoluto. Un’impresa cui ha fatto seguire il terzo posto in discesa libera, alle spalle soltanto del canadese Erik Guay e dello svizzero Didier Cuche e il secondo in supercombinata, ove ha chiuso dietro al norvegese Aksel Lund Svindal, precedendo un’altro italiano, l’ottimo Peter Fill. Una tripletta che lo sci azzurro non riportava dai tempi del mitico Zeno Colò, il quale aveva vinto due medaglie d’oro nel 1950 ad Aspen. Dopo essersi mantenuto nel ristretto novero dei velocisti capaci di vincere su qualsiasi pista, Innerhofer ha poi vinto anche la medaglia d’argento nella discesa libera dei Giochi olimpici invernali disputati a Soci nel 2014, venendo superato per appena sei centesimi dall’austriaco Matthias Mayer. Ha poi confermato ancora una volta la grande classe e la capacità di dare il meglio nei grandi appuntamenti con la medaglia di bronzo conquistata in supercombinata. Alle cinque medaglie olimpiche mondiali e olimpiche, che ne fanno il migliore velocista italiano di ogni epoca, vanno poi aggiunte le sei vittorie riportate nel corso della carriera in Coppa del Mondo e gli altri sette podi riportati nella competizione.

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