La nuova puntata di Domenica In si è aperta con l’interessante ospitata a Platinette, al secolo Mauro Coruzzi, reduce dall’importante esperienza a Ballando con le Stelle. Il conduttore del programma di Rai 1 – ed anche lui ex concorrente del talent ballerino di Milly Carlucci -, Salvo Sottile, ha riservato la prima parte dell’interessante intervista proprio alla sua ultima esperienza tv. Platinette è stata accompagnata dal suo eccellente compagno di ballo, Raimondo Todaro, definito da Sottile come uno dei migliori insegnanti di Ballando con le Stelle. Todaro ha spiegato quali sono state le maggiori difficoltà incontrate con Platinette: “E’ stato l’inizio perché non si fidava ancora di me e cercava di capire chi avesse di fronte e ci ha messo un po’ di tempo. Aveva paura di ciò che potevo pensare di lui e poi la parte atletica, dopo 10 secondi si è sdraiato per un quarto d’ora il primo giorno”. Prima di confrontarsi con il padrone di casa di Domenica In, Platinette ha commentato cosa abbia rappresentato per lei la sua partecipazione alla trasmissione ballerina che si è conclusa ieri sera: “Abbiamo fatto un percorso di quelli che possono far bene a persone che alla mia età non avevano mai fatto prima. A qualsiasi età si può provare a cambiare direzione e volersi un po’ più bene”. Non ha voluto considerare la sua esperienza come una rinascita bensì come un ricominciare. “Ci sono porte nell’esistenza e la mia si è aperta quando ho compiuto 60 anni e ho capito che non potevo vivere tutta la vita di rock ‘n’ roll. Non voglio diventare un patito della magrezza, voglio solo un corpo che mi aiuti a vivere con più leggerezza sia mentale che di girovita”, ha commentato. Le telecamere di Domenica In hanno raggiunto la voce del popolo, raccogliendo i pareri di alcuni romani. Pareri trasversali e discordanti ma che hanno sottolineato come Platinette sia stata in grado di trasmettere e raccontare la sua storia. Attraverso una serie di immagini e video, insieme all’ospite della puntata sono stati commentati alcuni nomi indimenticabili, da Giuni Russo (“Un’amica una spina nel cuore perché dalla malattia in poi pativo anche io. Credo sia stata una delle voci più belle del nostro Paese. Consiglierei alla tv di ricordarsi degli artisti scomparsi”), passando per Mina per la quale aveva realizzato un fan club. Platinette ha poi commentato il tema della paura del ridicolo: “Prima avevo la voglia di rischiare anche tutto. Adesso sto ritrovando il fisico ma non la voglia dell’esagerazione. Vorrei diventare una persona virtuosa”.



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