Ritorna questa sera, venerdì 29 aprile 2016, l’appuntamento di Rai 1 con I migliori anni, condotto da Carlo Conti. Il volto storico del piccolo schermo darà il nuovo via al varietà della memoria, diretto a rievocare nel telespettatore le emozioni vissute un tempo. Il titolo della trasmissione si rifà ad una celebre canzone di Renato Zero, intitolata I migliori anni della nostra vita, e proprio il cantante sarà il superospite di questa prima grande serata. Per questo ritorno così atteso dal pubblico italiano, Conti ha radunato diverse presenze significative che si susseguiranno sul palco, fra cui l’attore Roger Moore. Conosciuto per aver interpretato il terzo James Bond, Moore ha festeggiato da poco i suoi 88 anni ed è pronto a riprendere in mano le scene televisive. Prima di scoprire che cosa succederà questa sera, diamo un’occhiata da vicino ad alcune curiosità su questo grande attore.
Sono tanti i titoli onorifici che circondano il nome di uno dei più amati 007. Nel ’91, Roger Moore diventa infatti ambasciatore dell’Unicef, mentre nel 2009 viene nominato Persona dell’anno dal People for the Ethical Treatment of Animals per via della sua campagna contro la produzione di patè d’oca. Senza dimenticare ovviamente che la Regina Elisabetta II lo ha insignito del titolo di “Sir”, nominandolo Cavaliere dell’impero britannico. Dando uno sguardo al passato, Roger Moore si dedica al teatro ed al cinema dopo aver terminato il servizio militare e compare in titoli come L’ultima volta che vidi a Parigi, Il Santo e Oltre il destino. L’apice del successo lo ottiene però nei panni dell’agente segreto James Bond. Il suo debutto avviene nella pellicola Agente 007 – Vivi e lascia morire che ottiene un così grande consenso di pubblico da convincere il regista a confermarlo per altri quattro capitoli della serie cinematografica. Il suo talento di attore si distingue anche dopo questo periodo dorato, quando lo vediamo in film d’avventura. Per quanto riguarda la vita privata, Moore è sposato con una multimiliardaria danese, anche se è l’ultimo di una lunga serie di relazioni purtroppo terminate.