Donatella Rettore sarà tra gli ospiti del salotto di Silvia Toffanin oggi a Verissimo. La cantante ha partecipato quattro volte al Festival di Sanremo. Il debutto arriva nel 1974 quando con ”Capelli sciolti” non si piazza tra i finalisti. Nel 1977 con ”Oh Carmela” invece riesce appena ad arrivare nei finalisti. Nel 1986 ”Amore Stella” la fa arrivare tredicesima, mentre nel 1994 ”Di Notte specialmente” la porta al miglior piazzamento cioè decima. Al Festivalbar ha portato i suoi più grandi successi tra il 1979 e il 1989 partecipando per ben otto volte. Nel 1979 ha vinto come rivelazione dell’anno con ”Splendida Splendente” mentre nel 1981 con Donatella è stata la vincitrice assoluta.
Tra gli ospiti della puntata di Verissimo in onda oggi su Canale 5 ci sarà anche Donatella Rettore, uno dei volti più noti della scena musicale italiana degli anni ’70 e successivi. Nata a Castelfranco nel luglio del 1953, l’artista veneta ha iniziato a mostrare presto la sua passione per la musica, fondando ad appena dieci anni un suo complessino, i Cobra, coi quali si esibiva nelle cover di pezzi famosi di Caterina Caselli. Una volta conseguita la maturità si è quindi trasferita a Roma, proprio per poter diventare una cantante professionista.
Nel 1974 ha partecipato al Festival di Sanremo con Capelli sciolti, senza però destare particolare impressione. Il successo è invece arrivato all’estero, nel 1976, quando ha inciso Lallolà, un singolo che ha venduto oltre 5 milioni di copie in Europa, soprattutto tra Svizzera e Germania. Il successo in Italia è poi giunto tre anni dopo, quando dopo aver deciso di chiamarsi solo Rettore ha anche cambiato etichetta discografica, passando alla Ariston, e mutato il look, scegliendo una versione più sexy ed aggressiva. Il pezzo che le ha consentito di sfondare definitivamente è stato Splendido splendente, uno dei suoi maggiori cavalli di battaglia, contenuto nel suo terzo lavoro in studio, Brivido divino. Un successo replicato poi nell’anno successivo con Kobra, motivo caratterizzato da un testo allusivo, con cui si è classificata al secondo posto del Festivalbar, alle spalle di Miguel Bosè. Il successo nella storica manifestazione estiva è poi arrivato nel 1981, con Donatella, un pezzo distinto da sonorità ska, che le ha permesso di raggiungere le vette delle classifiche di vendita incrementando ulteriormente una popolarità già cospicua. Nel 1982 è quindi tornata a vendere moltissimo anche all’estero, grazie all’album Kamikaze Rock ‘n’ Roll Suicide, contenente molti riferimenti al Giappone e capace di vendere oltre tre milioni di copie tra il Paese orientale e l’Europa.
Con il successivo passaggio alla CGD, l’etichetta guidata da Caterina Caselli, è però iniziato il suo precoce declino, favorito anche da atmosfere forse troppo cerebrali per essere comprese dal grande pubblico e che caratterizzavano l’album Far West. Un declino proseguito in maniera inesorabile negli anni seguenti nonostante l’incisione di alcuni lavori in studio, spesso di buon livello, di cui l’ulitmo è stato Caduta massi, nel 2011. A favorire tale declino sono stati anche i problemi di salute di cui è stata ripetutamente oggetto, resi pubblici nel corso di un’intervista risalente al 2014, in cui ha confessato di soffrire di talassemia, una malattia che le provoca ripetuti abbassamenti delle difese immunitarie. Nella stessa intervista ha anche denunciato lo stato della scena musicale italiana e ha voluto palesare la sua contrarietà ai talent show imperanti, affermando che sarebbe ora di tornare ai tradizionali concorsi riservati alle voci nuove che si tenevano a livello regionale nel corso degli anni ’60 e nel decennio successivo. Infine ha ricordato la perenne diatriba con Loredana Bertè, che caratterizza i rapporti tra le due artiste ormai da decenni, affermando sia dovuta in particolare alla voglia di ferirla da parte della sua antagonista.