Scopriamo qualche notizia in più sulla pellicola in onda oggi su Rete 4 alle ore 15.30, Storia di una monaca. Il film fu molto apprezzato tanto da avere ben otto nomination all’Oscar, come Miglior Regia, Miglior film, Miglior attrice protagonista, Miglior fotografia a colori, Miglior sceneggiatura non originale, Miglior colonna sonora, Miglior sonoro è miglior montaggio, senza però vincerne nessuno. Nel 1960, grazie adesso, Audrey Hepburn guadagna il David di Donatello come Miglior attrice straniera. Gran parte del film è stata realizzata a Bruges virgola in Belgio e alcune delle scene con ambientazioni interne sono state girate negli studi di Cinecittà Roma. Per una volta la meravigliosa Audrey Hepburn sveste i panni dell’affascinante e intraprendente donna, personaggio che l’ha contraddistinta, calandosi meravigliosamente anche nella parte di suora, ruolo molto diverso da quelli assegnatele di solito.



La pellicola in onda oggi su Rete 4 alle 15.30 è un film del 1959, diretto da Fred Zinnemann: Storia di una monaca. Fra gli interpreti principali: Audrey Hepburn che interpreta suor Lucia la protagonista, Peter Finch che interpreta il Dottor Fortunati, Edith Evans nel ruolo della reverenda madre, Peggy Ashcroft che interpreta madre Matilde, Mildred Dunnock, Dean Jagger, Gabriella Andreini, Barbara O’Neil e Ave Ninchi. Il film è ispirato a un romanzo di Kathryn Hulme, ispirato a sua volta da una storia vera. La storia, inoltre, è ambientata negli anni Venti in Belgio.



Gabrielle, figlia di un chirurgo molto noto, decide di lasciare la sua vita e, spinta da una forte vocazione, ad entrare in convento per diventare suora. Presi i voti cambia il suo nome in suor Lucia e decide di voler sfruttare le sue capacità conquistate con gli studi di medicina per lavorare come infermiere in Congo, aiutando in questo modo i più bisognosi. La madre superiora, però, rassegna ad un ospedale psichiatrico esco dopo 3 anni la ragazza riesce a recarsi in Congo dove diventa l’assistente del dottor fortunati. Dopo molto tempo rientra in Belgio e, proprio mentre sta per tornare, a causa dello scoppio della seconda guerra mondiale, la sua domanda per tornare in missione viene respinta e suor Lucia viene mandata in un ospedale al confine con l’Olanda. Dopo che i tedeschi invasero il Belgio, la ragazza comincia a collaborare con la resistenza. Poco dopo viene a sapere della morte del padre e abbandona la Congregazione punto ad un certo punto però la ragazza capisce che la strada religiosa non è quella giusta per aiutare gli ammalati i bisognosi e per questo abbandona la veste di monaca.

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