Il ragazzo della Giudecca esce al cinema per la regia di Alfonso Bergamo con nel cast attori importanti come Franco Nero, Giancarlo Giannini, Tony Sperandeo e diversi altri. Il film è distribuito dalla Windfall Cinema Production insieme alla West 46th Films. La storia racconta la storia di Carmelo Zappulla, noto cantante neomelodico, e tutte le sue vicende giudiziarie. Zappulla dopo essersi trasferito a Napoli quando aveva ventiquattro anni ha passato dei guai per le accuse di un pentito che lo accusava di essere il mandante di un omicidio che coinvolgeva la mafia. Clicca qui per il video del trailer.



Oggi, giovedì 12 maggio uscirà nelle sale cinematografiche Il ragazzo della Giudecca, un film diretto da Alfonso Bergamo e prodotto da Uncovering Cinema Production che narra una vicenda realmente accaduta, quella di Carmelo Zappulla. Proprio lui è infatti il protagonista di una storia a tinte forti, che lo vede arrivare al successo riscattando le umili origini e i tanti sacrifici fatti per imporsi, tanto da riuscire a diventare una sorta di contraltare di un altro artista di primo piano come Nino D’Angelo. Proprio quando pensa di essere arrivato in vetta, l’uomo viene improvvisamente precipitato in un vero e proprio girone infernale, a causa delle accuse che gli vengono mosse da persone senza scrupoli. Sono infatti ben sette i pentiti che lo indicano in qualità di mandante dell’uccisione dell’amante delle madre. Arrestato, Zappulla viene costretto a un regime carcerario durissimo, in cella d’isolamento e poi alla pubblica umiliazione di un processo circondato da grande clamore mediatico. L’arrivo di una seconda e identica accusa, con la richiesta da parte della magistratura inquirente di una ulteriore custodia cautelare, lo spinge infine a sottrarsi ad una ipotesi che lo terrorizza, sino a darsi latitante. Soltanto il suo definitivo proscioglimento, giunto nell’estate del 1993, segnerà la fine di un periodo passato tra una fuga e l’altra, con la famiglia al seguito, sempre con il terrore di perdere nuovamente la libertà. La vicenda di uno dei migliori artisti della pattuglia dei neomelodici napoletani degli anni ’80 è quindi stata riversata in una pellicola che riprende quanto raccontato dallo stesso artista partenopeo in un libro autobiografico, “Quel ragazzo della Giudecca. Un artista alla sbarra” pubblicato nel 1998 da Power Sound. Proprio al libro si è ispirato Alfonso Bergamo, regista originario di Eboli giunto alla sua seconda esperienza dietro la macchina da presa, dopo Tender Eyes, il film d’esordio uscito tre anni fa. Al suo attivo Bergamo vanta anche una serie di cortometraggi che hanno mietuto premi nel corso di alcuni festival, oltre a corsi e seminari che ne hanno notevolmente affinato i mezzi tecnici. 



Le scene del film sono state girate tra Siracusa, Battipaglia, Eboli e San Gregorio Magno partendo dalla Giudecca, proprio il quartiere del centro aretuseo in cui il protagonista della vicenda ha trascorso buona parte delle sua gioventù, prima di trasferirsi sotto l’ombra del Vesuvio. A ricoprire il ruolo del protagonista è stato lo stesso Carmelo Zappulla, condividendolo con il figlio Massimo, che ne ha assunto le vesti da giovane. Proprio il cantante ha voluto ricordare con grande forza nelle interviste che hanno preceduto l’uscita della pellicola, come la stessa voglia in fondo essere un tributo alla parte di magistratura che funziona, quella capace di mettere riparo alla deriva giustizialista che caratterizzò ad esempio la vicenda di Enzo Tortora, la stessa che viene subito in mente assistendo al film. Ad affiancare Zappulla, anche un cast di ottimo livello, in cui spiccano in particolare le presenze di Giancarlo Giannini, nei panni del magistrato Mangrella, che avrà un ruolo di primo piano nel definitivo proscioglimento del cantante, e di Tony Sperandeo, impegnato nella veste del pubblico ministero convinto della sua colpevolezza, tanto da arrivare a chiederne la condanna a vita.