Debutta nella seconda serata di oggi, venerdì 13 maggio 2016, la serie Rectify in prima Tv assoluta su Sky Atlantic. Il primo episodio si intitola “Always there” e la serie, del genere drama legal, nasce da un’idea di Ray McKinnon per la Sundance Tv. La trama ci porterà verso un tema scottante che vede al centro la condanna di Daniel Holden, interpretato dall’attore Anden Young, ed oggi rilasciato dopo 20 anni di carcere. Su di lui grave la pesante accusa di aver violentato ed ucciso la fidanzata che aveva a soli 16 anni, ma dopo essere stato condannato a morte, Daniel viene rilasciato. All’epoca dei fatti non esisteva il test del DNA, ma grazie alle moderne tecnologie, la difesa ha potuto scagionare l’imputato in quanto le tracce rilevate sul corpo di Hannah non corrispondono alle sue. Daniel viene quindi rilasciato, ma il suo ritorno nella società continua a non essere ben visto dal Senatore Roland Foulkes (Michael O’Neill) che tenta in tutti i modi per farlo incriminare di nuovo. Anche la madre Janet (J. Smith-Cameron), nonostante sia felice di riavere il figlio di nuovo a casa, trova tutta la situazione un po’ strana. Daniel può contare solo sulla sorella Amantha (Abigail Spencer) e sul nuovo avvocato, Jon Stern (Luke Kirby), che sembrano essere gli unici a credere ad una sua innocenza assoluta. Questa prima stagione della serie arriva in Italia con molto ritardo, dato che la sua partenza negli USA è avvenuta nel 2013. Attualmente la stagione è stata rinnovata per la sua quarta stagione, dove sono previsti i canonici 6 episodi che l’hanno caratterizzata fin dal suo esordio. Le critiche per le prime tre stagioni sono state molto positive, dato che il punteggio è salito dagli 82 punti assegnati da Metacritic alla prima stagione, fino al 92 riscosso dalla seconda. Con la terza si è scesi di qualche punto, ma secondo Rotten Tomatoes la qualità della recitazione e dei dialoghi continua a mantenere livelli piuttosto alti.
Daniel Holden viene rilasciato dopo venti anni di detenzione, grazie ai nuovi test del DNA. L’accusa che pendeva su di lui era di violenza ed omicidio della fidanzata Hanna, ma le nuove prove dimostrerebbero che è innocente. Eppure il Senatore Foulkes crede ancora che sia colpevole, soprattutto perché all’epoca dei fatti, Daniel aveva ammesso di essere colpevole. Molte cose sono cambiate dal suo arresto, primo fra tutti il nuovo matrimonio della madre Janet. Ha sposato Ted Talbot Senior (Bruce McKinnon) molti anni prima, dopo la morte del primo marito, ed è diventata automaticamente matrigna dei suoi due figli, Ted Jr (Clayne Crawford) e Jared (Jake Austin). Dato che i cambiamenti saranno molti per il figlio, Janet chiede a Ted di non chiamarla mamma in sua presenza. Ted non sarebbe d’accordo, anche perché crede fermamente che Daniel sia colpevole e non è intenzionato a mollare la conduzione dell’azienda familiare, nonostante spetterebbe di diritto al fratellastro. Amantha è l’unica ad essere felice di riavere Daniel a casa, anche se il loro rapporto è acerbo, visto che si è sviluppato solo nelle poche visite fatte in carcere. Dal canto suo, Daniel è stranito per il contatto con il mondo moderno e non sorride mai, a differenza del periodo trascorso in prigione, dove è riuscito a sopravvivere anche grazie al vuoto della pratica buddista. Il poliziotto che lo arrestò all’epoca dei fatti, ora in pensione, inizia a non essere sicuro della sua colpevolezza. Per questo, decide di riascoltare i due principali testimoni del caso, George Melton (Michael Traynor) e Trey Willis (Sean Bridgers). La loro deposizione fu infatti incisiva per la condanna di Daniel, in quanto testimoniarono di averlo visto deporre dei fiori sul corpo di Hannah. L’avvocato Jon Stern invece, cerca un modo per ripulire del tutto la reputazione di Daniel, incontrando l’avvocato che si occupò del caso prima di lui. Il Senatore infatti sta cercando di ottenere una nuova condanna, anche perché non ritiene il test del DNA una prova certa, ma solo una modernità. Dopo essere stati ascoltati sul caso, George e Trey si incontrano di nuovo e discutono della possibilità che Daniel sia innocente. Trey, divorato dai sensi di colpa, alla fine decide di uccidersi.