Ritorna il seguito appuntamento della domenica sera con il salotto televisivo di Fabio Fazio, Che Tempo Che Fa, in onda questa sera domenica 15 maggio a partire dalle 20,10. Tra la schiera di ospiti, nomi importanti della musica italiana e internazionale, ma anche personaggi illustri della cultura, come è lo scrittore e giornalista Roberto Saviano. Il noto scrittore è stato impegnato in questi giorni con la presentazione della seconda stagione della serie tv Gomorra, e proprio il suo intervento in questa manifestazione ha trovato il disappunto del sindaco di Napoli De Magistris che lo ha attaccato sottolineando che Napoli non è solo Gomorra. Queste le sue dichiarazioni: ‘Vorrei che Saviano cogliesse che Napoli non è più solo Gomorra, a cominciare da quelle che, secondo me a torto, ne sono state per anni il simbolo: le vele. Proprio in questi giorni 188 nuclei familiari, circa mille persone, stanno avendo l’assegnazione di belle e dignitose case popolari’.



Sono passati 10 anni da quando uscì Gomorra, il libro di Roberto Saviano che cambiò per sempre la vita dello scrittore e non solo la sua. In questi giorni in cui in tv debutta Gomorra 2 – La serie, lo scrittore sarà ospite insieme a Marco D’Amore, che nella serie tv veste i panni di Ciro De Marzio, a Che tempo che fa, il programma condotto da Fabio Fazio su Rai Tre. Lo scrittore ha voluto ricordare a tutti l’appuntamento pubblicando su Twitter una foto che lo ritrae insieme a D’Amore: “Stasera a @chetempochefa @RaiTre per ripercorrere i #DieciAnni di #Gomorra. Con me ci sarà @damore_marco”. I fans non vedono l’ora di vederli insieme in tv, come dimostrano gli oltre 300 like raccolti dallo scatto in poco più di un paio d’ore: clicca qui per vedere il tweet.



Roberto Saviano sarà uno degli ospiti della puntata di Che tempo che fa in onda stasera. È un momento importante per lo scrittore partenopeo. Sono, infatti, passati dieci anni dalla pubblicazione del libro Gomorra. Un evento che, nel bene o nel male, ha cambiato la vita di uno scrittore di provincia che ha cominciato ad affermarsi anche a livello nazionale e internazionale, ma che, al contempo, ha pagato lo scotto del successo e dell’impegno contro i clan della camorra con l’assegnazione di una scorta che, per forza di cose, lo limita non poco nella vita quotidiana. In realtà, la sua vita non è cambiata in seguito all’uscita del libro, ma c’è stato un evento a esso legato che ha contribuito a mutare le cose: il giornalista nativo di Napoli, infatti, presentò il suo libro anche a Casal di Principe, territorio di camorra in cui è fortissima l’influenza del clan dei casalesi. Dal palco, Saviano sfidò apertamente i boss della camorra casalese e in seguito a ciò arrivarono le prime minacce di morte che costrinsero la magistratura ad assegnargli la scorta.



Roberto Saviano in questi anni ha scritto anche altri libri dove si è occupato sempre di dinamiche criminali, ma in contesti diversi. Si è, ad esempio, rivelato un ottimo successo il best seller ZeroZeroZero, che si occupa del business della droga, un affare che collega diversi paesi del mondo e, ovviamente, anche l’Italia. Saviano collabora con diversi importanti quotidiani sia italiani che stranieri. Ad esempio, nel nostro Paese offre il proprio contributo professionale per giornali come l’Espresso e la Repubblica, ma è una delle firme anche del New York Times. Saviano è un personaggio che non mette d’accordo tutti e che fa sempre discutere ma resta, comunque, importantissimo il suo contributo nel diffondere una nuova cultura della conoscenza sui fenomeni mafiosi. È necessario conoscere ciò che accade in certi territori per poter combattere la mafia per davvero.

Nel 2010 Saviano ha condotto insieme a Fabio Fazio il programma Vieni via con me. La trasmissione ha ottenuto un grande successo di ascolti. Un successo che si è replicato anche nel 2012, quando la coppia Fazio-Saviano ha condotto il programma Quello che non ho, sul canale La7. Nel corso di questi anni, Roberto si è espresso su molte altre questioni, come ad esempio sui conflitti tra ebrei e palestinesi. La sua difesa del popolo israeliano ha causato reazioni contrapposte e non sono mancati insulti e offese da parte di coloro che avevano un’opinione diversa dalla sua. Ogni giorno, comunque, sulla sua pagina Facebook e sul suo account Twitter, lo scrittore italiano commenta diversi fatti della quotidianità e continua a ricevere attestati di stima da tanti giovani che hanno preso a cuore la sua battaglia.