Va in onda questa sera su Rai 4 il futuristico film ”Snowpiercer” diretto dal regista sudcoreano classe 1969 Bong Joon-Ho. Questi è figlio di un designer e prima di diventare regista ha intrapreso gli studi di sociologia alla Yonsei University. Il suo primo film risale al 2000 quando dirige Barking Dogs Never Bite. Nel 2003 gira ”Memories of Murder” film drammatico che vede tra i protagonisti il noto attore Song Kang-ho. Nel 2006 gira quello che viene considerato il suo capolavoro e cioè ”The Host”. Nel 2008 e l’anno seguente invece dirige due pellicole controverse come Tokyo!, l’episodio ‘Shaking Tokyo’, e Madre.



‘Snowpiercer’ è un fantasy del 2013 che verrà trasmesso stasera, mercoledì 18 maggio 2016, su Rai 4 alle 21.10. Chi preferisse vedere la pellicola in diretta streaming potrà farlo su Rai.tv, cliccando qui. Il trailer ci mostra un futuro prossimo in cui tutta l’umanità si trova a viaggiare su un treno. Nel 2031, infatti, il Pianeta presenta una nuova era glaciale: il treno è l’unico luogo sicuro. Questo rifugio è, però, altamente classista: i ricchi e benestanti dimorano nei vagoni di testa, mentre i poveri alloggiano nella coda del treno. L’ordine viene mantenuto da forze militari pronte a soffocare qualsiasi focolaio di ribellione. Un manipolo di coraggiosi, però, decide di sfidare la sorte e di cercare di ribaltare il proprio destino. Ecco il trailer della pellicola.



Snowpiercer è il film che segna l’esordio cinematografico in lingua inglese per il regista coreano Bong Joon-ho. L’idea per la pellicola gli venne nel 2004, quando, in una fumisteria di Seoul, Bong scovò il fumetto francese da cui è tratta la trama del film. La lettura lo rapì così tanto da portarlo a terminare l’intera saga in piedi nella fumisteria. Rimasto affascinato, il regista mostrò il fumetto al produttore del suo ultimo film, Memories of Murder, ma questo rifiutò il progetto non amando il genere fantascientifico. Bong non si diede per vinto e, nel 2005, la casa di produzione Moho Films, gli diede l’ok per dare vita al suo progetto. Snowpiercer, con il suo budget di 38,2 milioni di dollari, è la produzione di nazionalità coreana più costosa nella storia del cinema. Nonostante la paternità asiatica della pellicola, le scene furono girate interamente a Praga nel 2012 e soltanto la post produzione si svolse nella Corea del Sud. Qualche curiosità in più riguarda il cast. Degli attori presenti nel film soltanto Song Kang-ho era stata già diretta da Bong Joon-ho. Al personaggio di Gilliam, interpretato da John Hurt, è stato dato questo nome in onore del regista Terry Gilliam. I ruoli di Snowpiercer sono stati da subito molto ambiti nell’ambiente cinematografico, tanto che, tra gli altri, erano in lizza per una parte anche Jake Gyllenhaal e Dustin Hoffman. Se la produzione è coreana, il set ceco e gli attori americani, la colonna sonora è tutta italiana ed è stata composta da Marco Beltrami.



Il 18 maggio, su Rai 4, andrà in onda il film Snowpiecer, con Chris Evans e Song Kank-ho. La pellicola fantasy è stata diretta dal regista coreano Bong Joon-ho ed è stata distribuita nelle sale nel 2013. La storia trae spunto da fumetto francese “Le Transperceneige” e narra le vicende di un gruppo di sopravvissuti a una glaciazione che ha distrutto quasi completamente la vita sulla terra. Gli umani superstiti vivono a bordo di un treno che si muove perpetuamente, ignari di quello che nasconda in realtà quel mezzo di trasporto. Il protagonista è interpretato da Chris Evans, affiancato da Song Kang-ho, John Hurt, Ed Harris, Tilda Swinton, Jamie Bell e Octavia Spencer.

Snowpiecer è ambientato nel 2014, anno in cui la lotta per contrastare il riscaldamento globale sembra essere definitivamente perduta. La sopravvivenza della specie umana è davvero appesa ad un filo. L’ultimo tentativo viene fatto da un gruppo di ingegneri, ma si rivela piuttosto disastroso. Il team crea una nuova era glaciale causando la morte di tutta l’umanità. Gli unici superstiti sono un manipolo di viaggiatori che gira il mondo a bordo del treno Snowpiercer. Si tratta di un mezzo di trasporto che, grazie al suo continuo viaggiare, riesce ad avere un quantitativo di energia sufficiente per garantire la sopravvivenza ai suoi passeggeri. Il treno, progettato dal magnate Wilford (Ed Harris), è un microcosmo realizzato all’impronta del più becero classismo: nei vagoni anteriori vivono i ricchi ed i benestanti, mentre nelle ultime carrozze dimorano gli scarti della società. I reietti devono sopportare scarse condizioni igieniche e un’alimentazione molto povera: inoltre spesso i bambini dei più poveri vengono sottratti alle loro famiglie su ordine del Primo Ministro Mason (Tilda Swinton). Nessuno sa quale sia il loro destino. Curtis Everett (Chris Evans), Edgar (Jamie Bell) e Gilliam (John Hurt) iniziano a mal sopportare questa società iniqua. Si mettono quindi a capo di una sanguinosa ribellione volta a conquistare la testa del treno. Riusciranno a liberare Namgoong Minsu (Song Kang-ho) e sua figlia Yona (Go Ah-sung), due prigionieri che si riveleranno estremamente utili ai fini della rivolta. Yona, infatti, possiede doti da chiaroveggente. Durante una violenta battaglia Curtis si troverà costretto a sacrificare la vita di Edgar, il suo migliore amico, pur di riuscire a catturare Mason. Con la donna in catene Curtis decide di risalire il treno assieme ad un manipolo di soldati scelti. Purtroppo il prezzo umano della rivolta diventa sempre più alto: Gilliam, il mentore di Curtis, viene assassinato brutalmente. Curtis, accecato dalla rabbia, uccide per vendetta Mason, perdendo così tutto il suo vantaggio. Nel frattempo incontrano una classe scolastica dove si rendono conto di quanto sia violenta la propaganda che viene inculcata ai bambini: in classe i piccoli passeggeri imparano che non c’è nessuna forma di vita al di fuori dei vagoni del treno. Chiunque esca dai binari è, quindi, spacciato. Curtis e i suoi compagni, invece, sono convinti che sia possibile per gli uomini tornare a vivere liberi. Dopo innumerevoli peripezie, Curtis riesce ad incontrare Wilford. L’uomo gli rivela che la sua rivoluzione, in realtà, è stata orchestrata proprio da lui e da Gilliam con lo scopo di ridurre la popolazione a bordo del treno che iniziava a crescere in modo vertiginoso. L’unico modo per mantenere l’ordine nei vagoni è quello di usare paura e strategia della tensione. Quando Curtis gli chiede il motivo della sua spiegazione, Wilford gli rivela di essere prossimo a morire e di desiderare che sia il giovane ribelle a prendere il suo posto. Curtis sta per accettare quando Yona gli spiega come i bambini rapiti dalla coda del treno siano utilizzati per alimentare il moto perpetuo del mezzo di trasporto. La rabbia del protagonista sarà tale da portarlo a provocare l’esplosione del treno. Nel mondo esterno i sopravvissuti si trovano davanti ad un orso polare: la vita sulla Terra è quindi ancora possibile.