Tra acceleratori di stalagmiti e giudici di pece, ci siamo lasciati una settimana fa a metà strada sui nuovissimi lavori a chiamata, nati grazie all’uso dei voucher, i buoni lavoro da 10 euro, il cui regime resta in attesa delle modifiche che il Governo intende apportare per evitare abusi e irregolarità. A tal proposito, secondo voucher di corridoio non ancora confermate, il ritardo dell’Esecutivo dipende da un unico, piccolo ma insidioso scoglio da superare: il sindacato, occasionale e discontinuo, di categoria TBDL (Tutti Buoni Di Lavorare), il quale, difendendo a spada tratta quanti (tanti) lo utilizzano, ha chiesto di “poter alzare il voucher”, portando cioè il valore del buono da 10 a 20 euro (con l’auspicio di incrementarlo ulteriormente a 50), adducendo a motivo il vecchio adagio “Anche noi teniamo famiglia e s’adda a campà in un voucher o in un altro”.



Il ministero del Lavoro, sebbene abbia accolto la richiesta come “voucher che grida nel deserto”, non ha comunque chiuso definitivamente la porta. Le diplomazie sono già al lavoro (almeno lì c’è un po’ di occupazione da conteggiare nelle statistiche…), basta avere un po’ di pazienza. Che invece non hanno coloro che un lavoro lo cercano come il pane. E siccome oggi un mestiere è meglio inventarselo piuttosto che aspettarselo, ecco a voi un’altra carrellata di nuovissimi lavori a chiamata, tutti a tiro di voucher. Sempre che abbiate voglia di sbizzarrirvi e di mettervi in gioco!



Decoratore di gobbe. In Mongolia, dove i cammelli sono molto numerosi (e non stanno sul gobbo a nessuno, sia detto per inciso!), è un lavoro molto ambito, tenuto conto della recente pubblicazione del Gobs Act, che regolamenta un’attività nella quale, converrete con noi, c’è molto… da sgobbare: in Marocco, infatti, il lavoro è meno pesante e più redditizio; avere a che fare con i dromedari (notoriamente “monogobbi”) permette di “acconciare” due dromedari al prezzo di uno (il cammello, ovviamente). Applicato alle nostre meno desertiche latitudini, questo nuovissimo lavoro a chiamata potrebbe assumere la più specifica attività di “Decoratore di cartelli stradali indicanti gobbe sull’asfalto”, con l’obiettivo – apertamente dichiarato dal ministero delle Infrastrutture e dei trasporti – di portare l’automobilista a meglio sopportare i dossi artificiali, grazie appunto all’attenta e artistica opera di segnalazione degli stessi.



Accalappiabarbagianni. Questi uccelli rapaci, dal nome ingannevole (un essere umano definito “un barbagianni” può essere considerato alla stregua di un imbecille), sono tutt’altro che degli allocchi (infatti sono barbagianni!): predatori infallibili, si nutrono prevalentemente di rane, insetti, ratti, sorci e talpe. Questo li ha resi nel tempo fedeli alleati dei contadini, ma negli ultimi vent’anni – ahiloro! – sono entrati nel mirino delle associazioni ambientaliste, che li considerano esasperatamente voraci, soprattutto nei confronti dei piccoli amici roditori che animano il bosco e talvolta (qualcuno userebbe il verbo infestano) le città. Il preciso compito dell’accalappiabarbagianni è quello di scoraggiare questi non troppo simpatici volatili notturni dai loro pasti insani. Una volta catturati, l’idea è di avviarli in apposite fattorie vegane site in… Barbagia dove “convertirli” a un’idea di nutrimento più armonica con la natura e il creato. Il robusto incentivo che il ministero dell’Ambiente ha messo a disposizione per questa così inusuale professione (che richiede molta esperienza, non è certo lavoro… da sbarbatelli) farà in modo che nelle nostre città ben presto la figura dell’accalappiabarbagianni possa essere accomunata ad altre professioni più usuali, come l’operatore ecologico o il manutentore di spazi verdi pubblici.

Soffiatore di emmenthal. Dalla vicina Confederazione Elvetica, su spinta del ministero degli Esteri, sta per essere importata questa nuova attività, che non si può certo dire ci colga impreparati. Perché cambierà la sostanza, ma non il know-how. In fondo, che si soffi per fare dei buchi nel formaggio o per modellare il vetro, poco importa, quando la tecnica c’è! E almeno a Murano, patria dei mastri soffiatori vetrai, già si fregano le mani al sol pensiero che non dovranno cambiar lavoro (eh già, anche il settore degli esperti artigiani è in crisi). Anzi, volendo qui lanciare un messaggio d’ottimismo, immaginate come l’antica abilità veneziana, unita al sapiente lavoro dei caseifici regionali, potrebbe dar vita a nuovi brand: per esempio, in Campania la mozzarella di bufala coi buchi (Holes mozzarella cheese, il mondo intero ne andrebbe matto) o in Lombardia il gorgonzhole.  

Cialdatori, Trullalleri e Cefali. Solamente lo spazio tiranno non ci consente di parlare di altre innovative attività, come l’Inventore di Nuove Consonanti, il Lavatendoni di TIR, il Cialdatore (l’esperto collaudatore di cialde multimarche per macchine da caffè). Un’importante occasione di lavoro è stata studiata appositamente per i giovani dei centri sociali, che in Puglia potrebbero investire il loro tempo nella non certo logorante attività di Trullallero (vale a dire dell’occupatore abusivo di trulli, professione da svolgersi per forza di cose in quel di Alberobello). E persino se doveste essere degli inguaribili pantofolai, il ministero delle Politiche Sociali ha pensato bene che il “cocco di mamma in comodato d’uso” potrebbe pur sempre far comodo a qualche coppia senza figli. Se, invece, amate l’avventura, i lunghi viaggi, l’aria aperta e non soffrite di vertigini, beh, allora non potete farvi sfuggire il ruolo – offerto da alcune compagnie aeree low cost – di CEFALO (Carrellista d’Emergenza in Fase di Atterraggio con Licenza d’Ordinanza).

 

(2- fine. E lo diciamo con un filo di voucher)