Esce oggi al cinema il nuovo film di Claudio Giovannesi ”Fiore”. Nel cast troviamo Valerio Mastandrea, Daphne Scoccia, Gessica Giulianelli, Josciua Algeri. All’interno di un carcere una ragazza si innamora di un ragazzo, ma uomini e donne sono divisi da un severo regolamento e i due potranno solo guardarsi tramite le sbarre e sussurrare il loro sentimento che sta nascendo. Un film molto introspettivo che rifeltte sulle privazioni dell’amore e sulle difficoltà dei giovani che finiscono in situazioni sbagliate, rischiando sempre di compromettere il loro futuro. Un film che punta su una sceneggiatura, scritta dallo stesso Claudio Giovannesi, forte e di grande impatto emotivo. Clicca qui per il video del trailer.



Presentato con un buon successo di critica e pubblico al Theatre Croisette di Cannes, dove è in concorso nella sezione Quinzaine des Réalisatuers, “Fiore” si appresta a debuttare anche nei cinema di Roma e Milano oggi, mercoledì 25 maggio, per poi essere distribuito nel resto d’Italia a partire dal 1 giugno. La nuova opera del regista Claudio Giovannesi racconta una difficile storia d’amore ambientata in un carcere minorile. La protagonista principale è Daphne (l’esordiente Daphne Scoccia, scovata mentre faceva la cameriera in una trattoria di Roma), una ragazzina dall’indole ribelle che finisce in riformatorio per aver tentato di rubare un telefonino nella stazione in cui si era rifugiata per trascorrere una notte. Nella prigione dove è destinata, entra in contatto con il giovane Josh (Josh Algeri, anche lui al debutto come attore e con un passato reale dietro le sbarre dal 2012 al 2014), detenuto a causa di una rapina nell’ala maschile, e pian piano inizia a credere in un amore impossibile che possa riscattare la sua esistenza tormentata, ma non è affatto semplice per i due ragazzi comunicare da una cella all’altra e far sbocciare questo sentimento, spesso solo scambiandosi sguardi furtivi e lettere clandestine. Una storia forte girata con grande sensibilità, ma priva di autocompiacimento. 



Accanto ai due non professionisti, il cast presenta i volti più noti di Valerio Mastandrea (interpreta Ascanio, il padre di Daphne), Laura Vasiliu (trionfatrice proprio a Cannes nel 2007 con “4 mesi, 3 settimane, 2 giorni“, qui nel ruolo di una matrigna romena) e Aniello Arena (già protagonista in “Reality” di Matteo Garrone). Giovannesi, che ritorna dunque nelle sale dopo l’interessante “Wolf” del 2013, ha rivelato che l’idea del film, prodotto da Beppe Caschetto e Rita Rognoni in collaborazione con Rai Cinema, è nata visitando il carcere minorile di Casal del Marmo a Roma, con le due palazzine distinte per separare uomini e donne, anche se poi il lungometraggio è stato girato a L’Aquila, in Abruzzo. Valerio Mastandrea invece ha raccontato un curioso aneddoto relativo a una scena della pellicola, nella quale veste la tuta della squadra di calcio dell’Olympique Marsiglia, un omaggio anche a certi personaggi della filmografia di Ken Loach. L’attore capitolino ha spiegato che gli avevano proposto in precedenza quella del Manchester United o del Liverpool, ma lui da buon tifoso romanista, non avrebbe mai potuto indossare colori sociali di squadre che hanno procurato in passato grandi dispiaceri alla compagine giallorossa.

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