Anche Edoardo Vianello sarà presente negli studi di Rai Uno per la finale di I Migliori anni, lo show presentato da Carlo Conti sulla rete ammiraglia pubblica. La sua fama è rimasta altissima anche dopo la fine del grande successo, tanto che i suoi brani, in particolare I Watussi e Abbronzatissima sono ancora oggi tra i più gettonati dagli italiani, anche quelli all’estero. La seconda in particolare è stata la più votata in assoluto dal pubblico di Una rotonda sul mare, trasmissione di revival prodotta da Mediaset nel 1991. Andrebbe anche ricordato come ai tanti brani da lui stesso interpretati, va aggiunta anche la composizione di La partita di pallone, portata al successo da Rita Pavone. Nel 2005 ha partecipato a Il ristoratore, un reality show di Rai Uno che gli ha consentito di mettere in mostra ancora una volta la simpatia che gli è riconosciuta da tutti. È un grande appassionato di tennis, una passione coltivata sin da piccolo e ammira in particolare lo svizzero Roger Federer. La sua partecipazione a I migliori anni sarà quindi un’ottima opportunità per gustare dal vivo uno dei maggiori interpreti mai espressi dalla scena musicale tricolore dal dopoguerra ad oggi.



Nato a Roma nel giugno del 1938, figlio di un poeta futurista, Alberto, è stato uno dei maggiori rappresentanti della scuola cantautorale romana, in particolare di quell’ala più scanzonata e meno impegnata che caratterizzò in particolare gli anni ’60 valorizzata anche dalla presenza di Nico Fidenco e Jimmy Fontana. Nel corso della sua carriera ha venduto oltre cinquanta milioni di copie, in ogni parte del mondo, componendo alcuni dei brani più noti in assoluto del dopoguerra. Edoardo Vianello ha iniziato a mostrare interesse per la musica sin da piccolo, cominciando a suonare prima la fisarmonica e poi la chitarra. Il suo esordio pubblico è avvenuto nel 1956, quando ancora studiava ragioneria al Leonardo da Vinci, in un concerto tenuto al Teatro Olimpico (allora Flaminio). Tre anni più tardi, dopo aver ormai deciso di diventare un cantante professionista, ha quindi firmato il suo primo contratto ufficiale, con la RCA. Nel 1961 ha preso parte al Festival di Sanremo, senza però ottenere un particolare successo, per avere il quale ha dovuto attendere l’anno successivo, quando ha inciso Pinne, fucile e occhiali e Guarda come dondolo. Due singoli che hanno fatto letteralmente esplodere la sua popolarità, rendendolo uno dei cantanti italiani più conosciuti in assoluto. Il 1963 si è poi rivelato il suo anno d’oro, grazie a brani come Abbronzatissima, I Watussi, O mio signore, Hully Gully e Sul cocuzzolo. La sua fama è stata ulteriormente incrementata in questo periodo dalla partecipazione ad alcuni musicarelli come Canzoni a tempo di twist (1962), I ragazzi dell’Hully Gully (1964) e Questi pazzi, pazzi italiani (1965). Negli anni successivi il suo successo ha iniziato a scemare, spingendolo a fare coppia con la moglie Wilma Goich nei Vianella. Una decisione premiata dal grande successo di Semo gente de borgata, con cui hanno ottenuto il terzo posto a Un disco per l’estate del 1972. Un’esperienza terminata nel 1978, a seguito della rottura del loro rapporto coniugale e poi riproposta nel 2014, sotto forma di revival. Va ricordata la sua parentela con l’attore comico Raimondo, di cui è cugino, e con Andrea, conduttore televisivo, di cui è zio.

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