Anche Mal è atteso per la finale di I migliori anni, lo show condotto da Carlo Conti su Rai Uno. Conosciamolo meglio. Nato in Galles, a Llanfrechfa, il 28 febbraio del 1944, con il nome di Paul Bradley Couling, si è trasferito a soli tre anni a Oxford, da dove proveniva la sua famiglia e dove sono poi nate le sorelle Diane e Carol Ann. Il padre era muratore, mentre la madre prestava la sua opera in un’impresa dolciaria. Proprio per rafforzare l’economia domestica ha quindi iniziato a consegnare giornali al mattino, prima di recarsi a lezione, e alla sera. Finita la scuola dell’obbligo ha poi iniziato a lavorare come elettricista, in qualità di apprendista. La passione per la musica è nata proprio in questo periodo e la sua prima uscita pubblica si è verificata durante il matrimonio della sorella di un suo conoscente, quando ha cantato “Say Mama”. Una prestazione non esaltante, anche a causa delle libagioni precedenti, che però gli ha consentito di fare la conoscenza coi Meteors, il gruppo che lo avrebbe accompagnato negli esordi. Deciso a diventare un professionista, è quindi passato agli Spirits, assumendo il nome di Mal Ryder e ha iniziato ad allargare la sua popolarità anche grazie ad una serie di tour nel Regno Unito e in Germania. Nel 1965, allo scioglimento del gruppo, ha dato vita ad un ulteriore passaggio ai Primitives, il gruppo arrivato poi in Italia dopo essere stato ingaggiato da Alberico Crocetta, l’ideatore del Piper di Roma. Proprio nello storico locale romano, Mal ha quindi iniziato la scalata al successo, partendo dall’incisione di un lavoro in studio, “Blow Up”, contenente in particolare “Yeeaah”, brano risultato poi vincitore al successivo festival di Ariccia organizzato nel 1966. Passato alla Rca, sempre con i Primitives come gruppo spalla, ma solo con il suo nome, Mal ha quindi dato vita ad una serie di singoli premiati da un buon successo di vendite, come “Bambolina”, “Betty blu” e ” Tu sei bella come sei”. Il vero e proprio boom è però arrivato nel 1969, quando ha inciso “Pensiero d’Amore”, rimasto in testa alla hit parade per ben due mesi. Il grande successo di questo periodo, unito alla sua evidente avvenenza ha poi spinto il cantante ad iniziare una breve carriera nel mondo dei fotoromanzi, affiancando le star del settore di quel periodo come Massimo Ciavarro, Dora Moroni e Mita Medici. All’inizio degli anni ’70, però, il mutamento del gusto del grande pubblico e l’avvento della scuola cantautorale rappresentata dai vari Fabrizio De Andrè, Francesco Guccini, Francesco De Gregori e Antonello Venditti ha in pratica segnato la fine del suo successo, nonostante il grande successo di “Parlami d’amore Mariù”, arrivato in testa alle classifiche nel 1975.
Negli anni successivi Mal è poi tornato a far parlare di sè per “Furia”, il brano che faceva da colonna sonora alla famosa serie televisiva incentrata sull’omonimo cavallo, anch’esso premiato da grande successo nel 1977, prima di tornare ad usare il suo vero nome per una serie di dischi registrati all’estero. In una intervista rilasciata successivamente, lo stesso Mal ha poi affermato che proprio l’incisione di quel brano per bambini lo ha in pratica rovinato. Soltanto negli anni ’90 il fenomeno del revival innescato in particolare dalla trasmissione Una rotonda sul mare lo ha riportato in auge, confinandolo però in un ruolo da cui non è più riuscito a evadere.