L’attore e doppiatore Francesco Pannofino è tra gli ospiti annunciati in questa ultima puntata stagionale del rotocalco Verissimo in onda su Canale Cinque per la conduzione di Silvia Toffanin. Tra l’altro in questi giorni l’attore è al cinema con il suo ultimo film intitolato My Father Jack per la regia di Tonino Zagardi con la presenza di Matteo Branciamore nel cast. Nella giornata di ieri l’attore è stato ospite del Premio Flaino al MediaMusuem di Pescara dove ha ricevuto il premio quale “voce e volto per il cinema” alle presenza di Gian Piero Consoli, docente di Storia del Cinema all’Università G. D’Annunzio di Chieti. Un importante riconoscimento per Francesco Pannofino che nel corso della propria carriera ha fatto sognare milioni di spettatori, prestando la voce a grandi divi di Hollywood come George Clooney, Tom Hanks, Denzel Washington, Antonio Banderas e Kevin Spacey.



Come ogni Sabato alle ore 16:15 su Canale 5, Silvia Tofanin condurrà una nuova puntata di Verissimo. Questa volta tra i vari ospiti potremo vedere e ascoltare il noto attore e doppiatore Francesco Pannofino. Nato a Genova da genitori pugliesi, a soli vent’anni si trasferisce a Roma per seguire le sue aspirazioni dopo aver frequentato varie compagnie teatrali locali. In attesa di occasioni per mostrare le sue doti di attore e per racimolare qualche soldo, si dedica al doppiaggio, prima doppiando Damon Wayans a Jean-Claude Van Damme in film d’azione poi negli anni 90 raggiunge l’apice di questa carriera doppiando Tom Hanks in “Forrest Gump” e Denzel Washington in “Philadelphia”. Queste performance lo portano di diritto ad essere considerato uno dei più richiesti doppiatori italiani infatti successivamente presterà la propria voci ad attori del calibro di George Clooney, Kevin Spacey e Antonio Banderas. Proprio in questo periodo però il cinema si accorge di lui inizia così la carriera con un’interpretazione in “Croce e delizia” di Luciano De Crescenzo e proseguendo inarrestabilmente con vari film, serie tv e opere teatrali, dal 2007 al 2011 è stato molto apprezzato dal grande pubblico per la serie televisiva e dal successivo film “Boris” in cui interpretava il ruolo del regista Ferretti. Il 2016 lo vede protagonista con due pellicole, il secondo film da regista di Laura Morante Assolo e in My father Jack di Tonino Zangardi.



Quasi mai protagonista del gossip, preferisce dedicarsi alla poesia di cui è appassionato, ha scritto molte opere anche in dialetto romanesco, e alla famiglia. È sposato con Emanuela Rossi, nota attrice e doppiatrice da cui ha avuto un figlio, i due si erano separati nel 2006 ma in seguito si sono riuniti nel 2011. Ultimamente è tornato al vecchio amore del teatro, infatti dopo l’enorme successo della commedia “I suoceri Albanesi” interpretato insieme alla moglie Emanuela, è in sala con il monologo “Bluetooth” di Gianni Clementi con la regia di Claudio Boccaccini, in cui viene messa in evidenza la problematica tipica dei nostri tempi, “in connessione perpetua”, di rapporti sociali profondamente influenzati dalla tecnologia. Il 27 maggio a coronamento di una poliedrica carriera, riceverà il Premio Flaiano quale “voce e volto per il cinema”.

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