Su Rai 3 viene trasmesso nel daytime il film di genere commedia L’emigrante diretto da Pasquale Festa Campanile e con Adriano Celentano principale protagonista. Un connubio che si è riproposto in tante altre storiche pellicole italiano come la commedia del 1973 Rugantino, nel quale Adriano Celentano veste i panni di Rugantino e dove ugualmente c’è la moglie Claudia Mori. A distanza di sette anni c’è una nuova collaborazione nell’ambito del film Qua la mano dove ci sono tra gli altri Enrico Montesano, Lilli Carati, Philippe Leroy, Andrea Roncato, Gigi Sammarchi e Renzo Montagnani. Nel 1982 è quindi la volta del film  Bingo Bongo con Carol Bouquet e Felice Andreasi. Infine, nel film di questo pomeriggio c’è anche l’attore veneziano Lino Toffolo recentemente scomparso all’età di 82 anni.  



Questo pomeriggio alle ore 15,50 su Rai Tre viene proposto il film di genere commedia, L’emigrante, realizzato in Italia nel 1973 per la regia di Pasquale Festa Campanile con soggetto di Sabatino Ciuffini, Castellano e Pipolo, dello stesso regista Pasquale Festa Campanile, Massimo Franciosa e di Luisa Montagnana. La pellicola ha una durata di circa 1 ora e 38 minuti mentre nel cast sono presenti Adriano Celentano, Claudia Mori, Lino Toffolo, Josè Calvo, Manuel Zarzo e Rosita Pisano.



Napoli verso la fine dell’Ottocento. Saturnino Cavallo lascia la propria moglie ed il piccolo figlio Peppino (Adriano Celentano), emigrando nella città di New York in cerca di fortuna. Tuttavia di lui si perdono completamente le tracce giacchè alcune lettera possa testimoniare l’esito del suo viaggio. Venti anni più tardi, Peppino è diventato ormai un uomo. Ossessionato dal pensiero del padre perduto, prende la decisione di voler andare anche lui a New York nella speranza di riuscire a ritrovarlo e magari riportarlo a Napoli. Messo da parte un buon gruzzoletto di soldi per pagare il biglietto della nave, deve però prendere atto di un problema che appare come insuperabile per ottenere il visto: non ha prestato il servizio militare. Peppino però non si abbatte e travestendosi da donna, si imbarca clandestinamente. Durante il lungo viaggio, Peppino si imbatte in una bella cantante italiana di nome Rosina (Claudia Mori) attesa a New York da un boss malavitoso di nome Don Nicolone (Josè Calvo) intenzionato a farla cantare nel proprio locale. La donna una volta scoperto che Peppino è un uomo, grida mettendo in allarme gli uomini del boss che stavano accompagnando la donna nel viaggio. Peppino viene arrestato ma una volta giunti a destinazione, Rosina chiede ed ottiene da Don Nicolone che l’uomo venga liberato e quindi non condotto presso il distretto di polizia dove senza dubbio sarebbe stato deciso l’immediato rimpatrio. Peppino ringrazia il boss per il favore ed incomincia a cercare in ogni dove il proprio papà Saturnino Cavallo. Le ricerche sono estenuanti ma non sembrano portare ad alcun risultano: nel frattempo si innamora di Rosita e soprattutto incomincia a lavorare per il boss Don Nicolone. Un giorno arriva la svolta: Peppino viene messo al corrente da un sicario professionista che il padre sia stato ucciso dallo stesso Boss in quanto si era opposto alla mafia italoamericana. Per Peppino è tempo della resa dei conti ma le cose non vanno come sperate.

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