Paolo Virzì sarà ospite questa sera di Che fuori tempo che fa, certamente per parlare del suo nuovo film “La pazza gioia”, che uscirà nei cinema il 17 maggio, ma che verrà presentato a Cannes (anche se non in concorso). Come riportato da La Stampa, nei giorni scorsi il regista ha usato queste parole per descrivere la sua nuova pellicola: “Pensavo a una storia che non avesse paura di tingersi di fiaba o addirittura di trip psichedelico, ma che raccontasse anche l’ingiustizia, la sopraffazione, il martirio di persone fragili, donne stigmatizzate, condannate, recluse”. Sembra che il punto di vista femminile sia molto presente in questo film e Virzì ha confessato che da ragazzo ha letto molti libri con eroine, come Piccole donne, Madame Bovary e Anna Karenina.



Questa sera tra gli ospiti della trasmissione Che fuori tempo che fa vi sarà anche il regista e produttore italiano Paolo Virzì. Ripercorriamo i tratti salienti della sua carriera artistica. Paolo Virzì nasce a Livorno il 4 marzo del 1964. Trascorre la propria fanciullezza a Torino e sin dalla tenera età è evidente in lui la forte propensione e passione per la letteratura italiana e non solo, in particolar modo per i romanzi di Charles Dickens e Mark Twain. Dopo essersi scritto alla facoltà di Lettere e Filosofia, e soprattutto dopo essersi reso conto quale fosse il suo vero percorso, decide di lasciare Livorno per andare a vivere a Roma. Nella capitale frequenta un apposito corso in sceneggiatura del Centro sperimentale di cinematografia conseguendo il relativo diploma nell’anno 1987.



L’esordio nel mondo del cinema avviene nel 1989, quando collabora con uno dei suoi maestri, Furio Scarpelli, per la scrittura della sceneggiatura della pellicola Tempo di uccidere diretta dal regista Giuliano Montaldo. Nei primi anni Novanta continua a collaborare come sceneggiatore mentre l’esordio nelle vesti di regista arriva nel 1994 nell’ambito del film La bella vita in cui ci sono alcuni grandi artisti ancora poco conosciuti dal grande pubblico come Sabrina Ferilli, Massimo Ghini e Claudio Bigagli. Il film si dimostra un grande successo, tant’è che fa incetta di premi tant’è che riceve il Ciak d’oro, il David di Donatello e il Nastro d’argento. Nel 1995 esce ai botteghini il suo secondo film intitolato Ferie d’agosto, nel quale sono presenti altri grandi interpreti come Silvio Orlando, Laura Morante, la stessa Sabrina Ferilli e Piero Natoli. Nel 1997 è la volta di Ovosodo in cui è presente Edoardo Gabbriellini con cui ottiene al Festival di Venezia il Leone d’argento.



Nel 1999 esce Baci e abbracci, ma nel corso degli anni saranno tanti altri i successi cinematografici del regista livornese come My Name is Tanino uscito nel 2002, Caterina va in città uscito nell’anno 2003, N- Io e Napoleone del 2006, Tutta la vita davanti uscito nel 2008, La prima cosa bella del 2010, Tutti i santi giorni nel 2012 e il Capitale Umano del 2014. Per quanto concerne la vita privata è legato all’attrice Micaela Ramazzotti con cui ha collaborato in alcune pellicola. A tal proposito nei prossimi giorni è in uscita il suo nuovo film La pazza gioia in cui sono presenti la stessa Micaela Ramazzotti, Valeria Bruni Tedeschi e Anna Galiena.