Nella puntata di domenica 8 maggio della trasmissione di approfondimento Che fuori tempo che fa condotta da Fabio Fazio sulle frequenze di Rai Tre, il primo ospite di serata è l’attore di origini pugliesi Riccardo Scamarcio, venuto per presentare il film “Pericle il nero”, che sta per uscire nelle principali sale cinematografiche italiane. Si tratta di un film che lo stesso attore definisce duro che lo vede anche nelle vesti anche di produttore, rimarcando come siano stati necessari due anni e mezzo per la sua realizzazione. Scamarcio rimarca come si tratti di una pellicola con una struttura simile a quella del film “Taxi Drive”, evidenziando che gli eroi negativi come quelli presenti nel film siano piuttosto difficili da poter raccontare al pubblico. Viene ricordato come il film sia in uscita il 12 maggio aggiungendo la speranza che la pellicola possa essere notata nel prossimo Festival di Cannes in maniera tale che si facciano avanti quanti più distributori possibile affinché venga mostrato in tante parti del Mondo. 



Si passa al successivo ospite di serata che è il celeberrimo regista spagnolo Pedro Almodovar anche lui venuto per presentare e parlare del suo prossimo film. Il regista parla del fatto che in Spagna ci sia una certa disaffezione nei confronti del cinema soprattutto da parte dei più giovani che praticamente non vanno mai a vedere un film. Lui comunque si dice ottimista evidenziando la speranza che presto possano sentire tutti la nostalgia del cinema. Quindi si parla del nuovo film di Almodovar intitolato “Julieta”, facendo presente che quando scrive un nuovo soggetto cinematografico non pensa a cosa piace al pubblico bensì a se stesso, aggiungendo che questa forma di indipendenza è il meglio che lui possa offrire allo stesso pubblico. Nel film i temi centrali sono il senso di colpa e l’abbandono aggiungendo che ha iniziato a scrivere questo film prendendo spunto da tutti gli episodi che gli accadevano durante i viaggi fatti in treno. 



Terminata l’intervista con il regista spagnolo è la volta del Presidente del Consiglio Matteo Renzi, che immediatamente fa presente come a metà di questa settimana l’Italia avrà una legge sui diritti civili dicendosi certo che avrà il supporto necessario dai partiti politici. Quindi si parla del problema dei migranti facendo presente come a differenza dello scorso anno l’Europa abbia preso coscienza che sia un problema non solo dell’Italia. Poi Renzi fa presente come la Merkel sia d’accordo con l’Italia su alcuni punti mentre su altri un po’ meno. Quindi si parla del nuovo Ministro della Sviluppo Economico ossia Carlo Calenda, aggiungendo un certo dispiacere nei riguardi di Federica Guidi. Si parla della questione morale all’interno del Pd evidenziando come sia normale che su 50 mila amministratori possono esserci delle cose che non funzionano e che quindi vanno riviste, anche se poi sottolinea come sia giusto attendere le sentenze da parte dei tribunali. Renzi si dice stufo del tema giudici-politici mentre sul referendum sulla riforma costituzionale fa presente come esso permetterà di avere meno politici, le regioni avranno minori poteri per poi rimarcare che nel caso le cose non dovessero andare come previsto lui sarebbe pronto a farsi da parte. Si parla di cultura e di una mail attraverso la quale i cittadini segnaleranno opere che necessitano di aiuti. 



La puntata si chiude con l’intervento satirico di Luciana Littizzetto che ovviamente parla dell’intervista fatta a Renzi, evidenziandone l’energia, il gran repertorio di battute a sua disposizione e che probabilmente la prossima volta sarà Renzi a intervistare Fazio. Poi la Littizzetto scherza sul fatto che il prossimo anno proprio Renzi sarebbe il miglior conduttore possibile per il Festival di Sanremo con Verdini nelle vesti di valletta. Quindi si parla di Martin Castrogiovanni che ha rifiutato di fare una partita di rugby in trasferta in quanto sarebbe dovuto andare a trovare una zia malata in Argentina salvo poi scoprirlo a Las Vegas in una festa del PSG. Infine scherza sul fatto che nel 2020 dovrebbe uscire un film svedese della durata di 720 ore, ironizzando sul quantitativo di popcorn da comperare e sulla scarsa capacità di sintesi del regista.

Replica Che tempo che fa, puntata 8 maggio 2016: come vederla in video streaming – È possibile vedere o rivedere la puntata di Che tempo che fa andata in onda ieri, domenica 8 maggio 2016, grazie al servizio di video streaming disponibile su Rai.tv, cliccando qui.