Nell’ambito del processo a carico di Massimo Bossetti, imputato per la morte di Yara Gambirasio, l’ultima udienza ha visto la conclusione dell’arringa da parte della difesa del muratore di Mapello. Gli avvocati Salvagni e Camporini, hanno giocato le ultime carte cercando di smontare il castello accusatorio ruotante attorno alla prova regina del Dna e non solo. La difesa ha voluto puntare anche sull’Fbi e sui testi relativi agli omicidi a sfondo sessuale, come è stato definito quello di Yara Gambirasio e che in generale possono essere considerati di due tipi: organizzati e disorganizzati. “Questo è disorganizzato perché non c’è pianificazione. Il profilo del killer in grado di commettere questo tipo di delitto, tracciato dagli investigatori americani, però, non coincide con Bossetti”, avrebbero precisato gli avvocati, come riporta Il Giornale. “I testi parlano di quoziente intellettivo basso mentre tutti dicono che Bossetti è intelligente, furbo e scaltro”, avrebbero ancora aggiunto, delineando così un profilo del presunto assassino della tredicenne che si allontanerebbe da quello consueto del killer.
Si tenta il tutto per tutto nel processo Yara Gambirasio che vede come unico accusato alla sbarra Massimo Bossetti. La difesa nelle ultime ore ha affrontato un passo decisivo che culminerà nelle prossime settimane nella sentenza definitiva. Durante l’arringa degli avvocati del Bossetti, i legali si sono lanciati fra vari argomenti, primo fra tutti la prova del DNA, ritenuta schiacciante dall’accusa. E non solo. In una corsa che vede la lotta contro il tempo, i legali hanno richiamato alla memoria della Corte d’Assiste di Bergamo i famosi testi dell’FBI che evidenzierebbero un killer con una personalità molto diversa da quella di Massimo Bossetti. “Questo omicidio“, hanno affermato i difensori, come riporta Il Giornale, “non è un delitto normale. E’ stato commesso da un sadico, bruto, rozzo. E Massimo Bossetti non lo è. Ci hanno detto che questo è un omicidio a sfondo sessuale, ma la vittima non ha un graffio e anche la posizione in cui è stato trovato il cadavere nel campo di Chignolo d’Isola non coincide con questo tipo di reato“. Secondo la relazione dell’FBI inoltre il killer sarebbe disorganizzato, dal quoziente intellettivo basso, un quadro molto diverso da quello di Massimo Bossetti che, come sottolineato dai legali, è sempre stato definito come “intelligente, furbo e scaltro“. Nel profilo dell’FBI si evince che l’assassino sarebbe un disoccupato con la propensione a vivere durante la notte, dal carattere rissoso. “Bossetti non litigava nemmeno con il gatto“, riferiscono ancora gli avvocati. Durante l’udienza si è discusso di nuovo dei video osé che risultano nelle ricerche dei pc di Massimo Bossetti, fra cui un video che riguarda le pratiche sadomaso. Per la difesa si tratta solo di un banner, un suggerimento dato da un altro sito che invece si stava consultando in quel momento. Inoltre è stato ricordato che anche la moglie, Marita Comi, aveva l’abitudine di consultare siti hard sullo stesso computer, sia in presenza di Massimo Bossetti che da sola.