Martedì 14 giugno in prime time su Rete 4 andrà in onda “Una serata bella… per te, Bigami”, internamente dedicata al grande Giancarlo Bigazzi. Come è stato per Mogol e Gianni Bella, dunque, verranno ripercorsi i momenti più salienti della carriera di un professionista che ha saputo lasciare il segno nel panorama della discografia nazionale. Tra i numerosi ospiti che prenderanno parte alla trasmissione c’è anche Francesco Gabbani, una delle rivelazioni dell’ultimo Festival di Sanremo che con il suo pezzo “Amen” ha letteralmente conquistato tutti. Scanzonato ma, allo stesso tempo, molto profondo e impegnato, Francesco Gabbani è nato a Carrara nel settembre dell’82. Da sempre appassionato di musica, si avvicina a questo meraviglioso mondo da giovanissimo. I genitori di Francesco, infatti, gestivano l’unico rivenditore di strumenti musicali della zona. A soli 4 anni, Gabbani si è approcciato per la prima volta a una batteria e a 9 anni ha imparato a suonare la chitarra. Crescendo, poi, ha capito che solo grazie alla musica e ai testi sarebbe riuscito ad esprimersi e a dare il meglio di sé. Il primo contratto discografico lo ha firmato qualche anno più tardi, in occasione della sua collaborazione con il gruppo Trikobalto. Proprio con i Trikobalto, Francesco Gabbani ha incassato numerosi successi ed è riuscito a farsi conoscere e a mettere in luce il suo indiscusso talento. La rottura con la band è arrivata nel 2010. In quell’anno Gabbani ha deciso di intraprendere la carriera da solista. Da quel momento in poi, ha pubblicato una serie di singoli che lo hanno letteralmente traghettato a Sanremo.
La sua partecipazione al Festival nella sezione giovani lo ha reso celebre e gli ha consentito di ottenere una popolarità davvero inaspettata. Il brano con il quale Gabbani si è presentato al Festival di Sanremo è “Amen”. Senza alcun dubbio, si tratta di un pezzo che, seppur orecchiabile, consente agli ascoltatori di fare qualche riflessione davvero molto profonda in merito alla società contemporanea. Un cantante impegnato, dunque? Sotto certi aspetti, pare proprio di sì. Ascoltando i suoi pezzi, però, ci si rende conto che, nonostante i temi piuttosto complessi che affronta, Gabbani riesce comunque a trasmettere spensieratezza e gioia di vivere.