Un mercoledì di maggio (titolo originale Wednesday, may 9 ) è un film drammatico diretto dall’iraniano Vahid Jalilvand. Il cast è composto da Niki Karimi, Amir Aghaei, Afarin Obeisi, Shahrokh Foroutanian, Vahid Jalilvand, Borzou Arimand, Afarin Obeisi, Saeed Dakh, Sahar Ahmadpour e Milad Yazdani. La sceneggiatura del film è stata scritta da Vahid Jalilvand con Ali Zarnegar e Hossein Mahkam, la fotografia è di Morteza Poursamedai e il montaggio è di Vahid Jalilvand. La pellicola è stata distribuita da Academy Two. Il film uscirà nelle sale italiane oggi, giovedì 23 giugno del 2016. 



In un importante quotidiano di Teheran un uomo pubblica un curioso annuncio: un certo Jalal, un ricco benefattore afferma di offrire una grosso quantitativo di denaro (circa trenta milioni) per una persona in gravi difficoltà economiche. Tale notizia scatena il desiderio di una moltitudine di famiglie in povertà che vengono tenute a bada dall’immediato intervento delle forze dell’ordine. Tra le tante persone ci sono Leila, l’ex compagna di Jalal non è in grado di pagare le cure sanitarie del marito in precarie condizioni di salute e Setareh, una giovane ragazza sposata ad insaputa dei suoi tutori. Con il denaro offerto da Jalal, la ragazza sarebbe in grado di far uscire di carcere il suo compagno arrestato senza un vero motivo. Il benefattore è un uomo letteralmente distrutto per il decesso del figlio e consumato dall’odio per questa tragica perdita. Riuscirà alla fine di superare il suo dolore e il suo odio donando tutti i suoi beni per ridare un senso alla sua vita. 



Al centro della trama del film è senza dubbio la condizione della donna in Iran attraverso i personaggi di Leila e Setareh. Il regista Vahid Jalilvand oltre alla regia si è occupato della sceneggiatura e del montaggio del suo debutto dietro la macchina da presa. All’ultimo Festival del cinema di Venezia Un mercoledì di maggio ha ottenuto il Premio per le Sezioni Collaterali, ritirato personalmente dal regista iraniano. Il personaggio di Jalal, centrale nella storia del film è il cuore morale della pellicola di Jalilvand ed è anche il maggior pregio di questa interessante opera prima di un cineasta 40enne.

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