Mother’s day, quando si dice nomen omen: tutte le vicende dei protagonisti che si intrecciano tra loro vengono vissute in prospettiva dell’imminente festa della mamma. Come ogni festa che si rispetti, a maggior ragione negli Stati Uniti, viene sentita e celebrata “alla grande” e in grande. Un cast di stelle per una commedia corale tipica del regista Garry Marshall.



Sandy (Jennifer Aniston) è una mamma separata di due ragazzi che deve fare i conti con l’ex marito e con Tina, sua nuova moglie, bambolona giovane e provocante con cui Sandy a fatica inizierà a condividere l’amore dei propri figli. Julia Roberts invece è Miranda, star delle televendite completamente dedita alla carriera nel mondo della tv, che di punto in bianco ritrova, ormai in età adulta, la propria figlia, con la quale costruire un rapporto del tutto inedito.



Jesse (Kate Hudson) ha un rapporto a dir poco conflittuale con i genitori, inguaribili repubblicani del Texas, con i quali non parla da molto tempo. I genitori non sanno che Jesse, nel frattempo si è sposata e ha avuto un bimbo con il medico indiano mai accettato dai genitori. Per non parlare della sorella, lesbica e sposata con tanto di figlio adottato dalla moglie. La verità verrà a galla in modo esilarante, quando i genitori piomberanno, a sorpresa, a casa di Jesse. Sarà quello il momento per vuotare il sacco e mettere da parte le incomprensioni e i non detti, anche grazie all’inaspettato aiuto della suocera indiana. Jason Sudeikis è il papà vedovo con due figlie, che certo non aspetta con entusiasmo la festa della mamma.



Il regista e produttore Garry Marshall, maestro del genere super romantico che ha firmato un grande successo mondiale come Pretty woman, prosegue sulla scia di Appuntamento con  l’amore e Capodanno a New York, per celebrare, stavolta, la festa universale dedicata alla mamma. La commedia è gradevole e le vicende dei protagonisti evidenziano, comunque sia, il legame indissolubile madre/figli. 

Nonostante ciò nella narrazione manca un’idea davvero originale, che dia quel qualcosa in più a un film che si confonde nel genere “romantic comedy”, senza nessuna nota davvero particolare. Gli spunti buoni ci sono tutti, ma vengono trattati forse con toni troppo scontati e un po’ banali.