Va in onda oggi su Rai Tre il film ”Agente 007: Dalla Russia con amore, sicuramente un film fatto molto bene e che porta alla mente ricordi importanti per i cinefili soprattutto. L’attore messicano Pedro Armendáriz, interprete di Ali Kerim Bey, durante le riprese del film era malato terminale di tumore, contratto con ogni probabilità mentre stava girando ?Il conquistatore? nel deserto dello Utah, mentre il governo degli Stati Uniti vi stava svolgendo degli esperimenti nucleari. Circa la metà dei membri della troupe morì a causa di malattie oncologiche. Armendáriz accettò di partecipare a ?Agente 007: Dalla Russia con amore? per lasciare la sua vedova in una condizione di sicurezza economica. Al termine delle riprese, con l’aggravarsi della sua salute, l’attore si tolse la vita.
–Agente 007, dalla Russia con amore è un film di spionaggio del 1963. L’appuntamento con questa pellicola è previsto per sabato 25 giugno su Rai 3. Si tratta del secondo capitolo cinematografico dedicato a James Bond, l’agente segreto più famoso della storia del cinema. Dietro alla macchina da presa troviamo Terence Young, regista britannico che aveva già firmato Agente 007 – Licenza di uccidere. Anche in questo film, James Bond viene interpretato dallo scozzese Sean Connery; gli altri attori che vanno a comporre il cast sono l’italiana Daniela Bianchi, nel ruolo della Bond girl, Bernard Lee, Pedro Armendáriz, Anthony Dawson, Lois Maxwell, Desmond Llewelyn, Lotte Lenya, Robert Shaw, Walter Gotell e Eunice Gayson.
Kroonsteen (Vladek Sheybal) è un membro della famigerata SPECTRE, organizzazione criminale che vuole prendere il dominio del mondo: a questo esperto pianificatore viene affidato il compito di escogitare un piano per rubare dei preziosi codici cifrati russi. La sua macchinazione è davvero diabolica: per farlo manipolerà James Bond e si avvarrà della sua collaborazione. Spera in questo modo che l’agente segreto possa restare ucciso: in questo modo verrà vendicata la morte del Dr.No, membro dell’organizzazione ucciso da Bond nel capitolo precedente della saga cinematografica. Numero 1 (Anthony Dawson), principale esponente della SPECTRE, incarica Rosa Klebb (Lotte Lenya) di portare a termine la missione. La donna incarica a sua volta il mercenario Donald Red Grant (Robert Shaw) di proteggere Bond finché la spia non avrà recuperato codici e chiave d’accesso: dopodiché dovrà uccidere e portare alla SPECTRE la refurtiva. Sarà loro compito, poi, rivenderli ai sovietici. Per portare avanti la sua missione, Grant recluta la bella Tatiana Romanova (Daniela Bianchi), impiegata nel consolato russo di Istanbul: la donna è un membro dei servizi segreti. Non sa in quale pasticcio si sta cacciando. M (Bernard Lee), diretto superiore di James Bond, informa l’agente segreto che la Romanova si presta a rubare il decodificatore soltanto se all’operazione prenderà parte anche lui. Sappiamo bene come l’Agente 007 non sia il tipo da tirarsi indietro di fronte ad una missione pericolosa, a maggior ragione qualora sia coinvolta una bella donna. Ovviamente, prima di partire, viene fornito di marchingegni ed armi in grado di aiutarlo contro imprevisti potenzialmente letali. Il nostro agente incontra Ali Kerim Bey (Pedro Armendáriz), il suo punto di riferimento nella capitale turca: Grant, fin da subito, inizia a pedinare il pericoloso Bond e, in una violenta aggressione, ferisce Ali. Il turco, allora, porta la spia inglese in una zona di campagna dove spera di poter mettere a punto un piano senza che le loro vite siano in pericolo. Quando tornerà al suo hotel, Bond trova la bella Romanova che lo aspetta nella sua stanza: i due passano la notte assieme non sapendo come la SPECTRE stia filmando il loro incontro. Assieme, però, i due riusciranno a rubare l’agognato decodificatore: anche se James Bond non lo sa, per lui questo è solo l’inizio della missione.