Ma voi di Bud Spencer avete visto solo gli spaghetti western? Non dite così dai, insieme a Terence Hill il mitico Carlo Pedersoli, scomparso ieri dopo una lunga malattia, ha fatto anche molti altri capolavori assoluti. Per esempio questo: Anno 1977, esce nelle sale cinematografiche italiane e di mezza Europa un altro eccezionale successo targato Bud Spencer che anche in questa occasione è al fianco di Terence Hill: I due superpiedi quasi piatti. Si tratta del loro nono film insieme per la regia di Enzo Barboni, regista che ha spesso collaborato con l’attore napoletano. Nel cast sono presenti anche David Huddlestone, Riccardo Pizzuti e Luciano Catenacci. Bud Spencer interpreta il personaggio di Wilbur Walsh, un disoccupato in cerca di lavoro e che purtroppo per lui incontra lungo la propria strada Matt Kirby (Terence Hill) ossessionato dall’idea di mettere in essere un colpo ad un portavalori. Il colpo non viene per nulla progettato bene tant’è che i due si ritrovano addirittura all’interno di una centrale di polizia e non sapendo come uscirne indenni, si fanno passare per due interessati ad arruolarsi. I due così si ritrovano a combattere a proprio modo la delinquenza cacciandosi in una lunga serie di guai. Un film che rappresenta un filone di pellicole nel quale i due si ritrovano tutori della legge.
Sarà aperta domani la camera ardente per l’ultimo saluto a Bud Spencer. Il ‘Piedone’, così come era anche conosciuto si è spento ieri pomeriggio a Roma. L’attore era nato a Napoli e al secolo di chiamava Carlo Pedersoli. In tanti film western ha recitato in coppia con Terebce Hill. La decisione di rendere omaggio a Bud Spencer nella Capitale è stata presa dal nuovo sindaco della città Virginia Raggi in accordo con la famiglia dell’attore. La camera ardente sarà aperta domani mercoledì 29 giugno dalle 10 alle 19, nella sala della Protomoteca in Campidoglio. E’ stato lo stesso neo primo cittadino a comunicarlo sui social network con un tweet sul proprio profilo: “Addio #BudSpencer, ti ricordiamo tutti con il sorriso. Lo faremo anche domani, in Campidoglio, nella sala Protomoteca” (clicca qui per leggere). I funerali di Bud Spencer si terranno giovedì 30 giugno alle ore 12 a Piazza del Popolo alla Chiesa degli Artisti (Basilica Santa Maria in Montesanto).
Carlo Pedersoli in arte Bud Spencer si è spento nella giornata del 27 giugno 2016 ad 86 anni, lasciando un vuoto incolmabile nel mondo del cinema italiano di cui è stato indiscusso protagonista negli anni Settanta ed Ottanta. Il binomio Bud Spencer e Terence Hill è innegabilmente stampato nella memoria di ognuno di noi, uno richiama l’altro e lo spettacolo dei loro film ha fatto davvero la storia del cinema italiano. Bud Spencer è tra i protagonisti del film western, I quattro dell’Ave Maria. Un film del 1968 diretto da Giuseppe Colizzi e nel quale recita al fianco di Eli Wallach, Terence Hill e Brock Peters e che di fatto ha visto per la prima volta insieme Bud e Terence per un sodalizio artistico che permetterà di sfornare un incredibile numero di film campioni di incassi ai botteghino. Bud Spencer in questa pellicola interpreta il personaggio Hucth Bessy, un fuorilegge dall’animo buono e gentile, che insieme a Cat Stevens (Terence Hill) è alle prese con le bizzarre trovate del loro socio, mister Cacopoulos (Eli Wallach) il quale per mettere in atto una sua personale vendetta non solo mette al rischio un enorme bottino che i tre avevano ottenuto, ma li coinvolge in una pericolosa avventura che alla fine li vedrà costretti a prendere il controllo di roulette nella quale lo stesso Cacopoulos aveva perso tutto i loro soldi. Il personaggio di Bud Spencer come detto, è caratterizzato da una straordinaria forza fisica, animo gentile ed allo stesso tempo una certa ingenuità nel falsi aggirare dal proprio astuto compare. Di fatto si gettano le basi per quello che sarà il personaggio che Bud Spencer interpreterà in tutte le pellicole in cui sarà al fianco di Terence Hill, componendo una delle coppie più prolifiche di sempre del panorama cinematografico italiano.
La morte di Bud Spencer lascia un vuoto incolmabile nell’immaginario collettivo italiano, che ha amato il gigante buono napoletano prima di tutto come attore e in secondo luogo come sportivo. Ma quanti sapevano che Bud ha tentato anche la carriera politica? Il tentativo risale al 2005, quando Bud Spencer si candidò al consiglio regionale del Lazio tra le fila di Forza Italia, il partito di Berlusconi che all’epoca sosteneva il presidente uscente Francesco Storace. Il mitico Bud, nonostante l’ottima performance (riuscì a conquistare oltre 4.000 preferenze), non venne eletto, ma si impegnò qualche anno più tardi, nel 2013, sempre in favore del Pdl berlusconiano, nel tentativo di far eleggere al consiglio comunale di Roma la figlia Cristiana Pedersoli, a sua volta autrice di un’ottima prestazione elettorale ma rimasta fuori dal Campidoglio.
Nel 1970 Bud Spencer in coppia con l’amico di sempre Terence Hill, spopola letteralmente al cinema grazie all’impareggiabile western – commedia Lo chiamavano Trinità, per la regia di E. B. Cluchier, nome d’arte del regista e sceneggiatore italiano Enzo Barboni. Dopo la morte del mitico Carlo Pedersoli questo film cult diverrà ancora di più, un ricordo che resta immortale nella mente del pubblico italiano e non solo. Bud Spencer interpreta il ruolo di Bambino, il fratello di Trinità, un fuorilegge dedito soprattutto al furto di cavalli che per una serie di situazioni si ritrova ad assumere il ruolo di sceriffo di una cittadina. Il suo piano è quello di fingersi lo sceriffo fino all’arrivo del resto della sua banda ma i piani cadono miseramente quando nella cittadina arriva il fratello, vero e propria calamità di guai e clamore, cose che non fanno bene all’attuale situazione di Bambino. Tra i due nasce una sorta di patto che ovviamente viene rotto da Trinità che come primo obiettivo non ha quello di mettere le mani sulla mandria di cavali del despota della cittadina, il Maggiore, bensì di gironzolare attorno alla figlie di un pastore giunto insieme ad altri per coltivare una bellissima vallata. Per Bambino ci sarà da gestire la voglia di avventura e di sparatorie del fratello sperando che lo sceriffo a cui ha preso indebitamente la stella non arrivi. Ovviamente non sarà così. Lo chiamavano Trinità è uno dei film cult della commedia all’italiana e rappresenta l’inizio di un periodo d’oro per lo stesso Bud Spencer.
Tutta la Germania piange la scomparsa di Bud Spencer, al secolo Carlo Pedersoli. Il ministro della Giustizia tedesco lo ha ricordato su Twitter: «Il pugno duro e il cuore tenero. Un eroe della mia infanzia», scrive Heiko Maas (clicca qui per il messaggio), mentre il settimanale Der Spiegel nella sua edizione online lo ha descritto così: «Famoso come attore ma non solo. Bud Spencer era anche un olimpionico, un inventore, un avventuriero. Un uomo che ha vissuto la sua vita veramente». Il quotidiano Die Zeit Online, invece, usa l’espressione “Ein barenstarker Typ”, cioè definisce l’attore «un tipo forte come un orso». Bild dedica un servizio in prima pagina con immagini e commenti di cordoglio, tra cui spicca quello del calciatore Mesut Ozil: «Grazie di tutto». In Germania c’è persino una piscina a suo nome: si trova nel comune di Schwäbisch Gmünd ed è la stessa in cui Bud Spencer si tuffò da campione nel 1951.
“Se ne va un pezzo di Napoli”. Questo il commento del sindaco appena rieletto Luigi de Magistris sulla scomparsa di Bud Spencer. L’attore, al secolo Carlo Pedersoli, e noto al pubblico anche come Piedone, era nato nel capoluogo campano il 31 ottobre 1929: è morto a Roma ieri 27 giugno 2016. Il primo cittadino Luigi de Magistris, come riporta La Repubblica, lo ricorda così: “A marzo dello scorso anno lo festeggiammo a Palazzo San Giacomo con un tributo alla sua splendida carriera. Lui diceva sempre che prima ancora di essere italiano era napoletano. E ne era fiero. Se ne va un pezzo di Napoli ma il ricordo della sua arte, della sua bravura sul set e della signorilità che ha contraddistinto la sua vita non ci lascerà mai. Ciao Bud, grande uomo, grande attore e grande sportivo”. E sul proprio profilo Facebook il sindaco di Napoli ha postato una fotografia che lo ritrae insieme con Bud Spencer con accanto la frase: “Ciao Bud….uomo grande e tenero” (clicca qui per vedere il post)
Come ampiamente ricordato, la morte di Bud Spencer rappresenta una grande perdita anche per il mondo dello sport visto il passato da nuotatore di Carlo Pedersoli. Il mitico Bud a tal proposito, è stato ricordato sui social dai grandi atleti di quest’epoca con dei pensieri commossi e sinceri. Questo è il caso ad esempio dell’ex ciclista Ivan Basso, che su Instagram ha commentato:”Sei stato un grande. È stato bello crescere con i tuoi film”. Parole d’affetto anche da parte del difensore della Nazionale Leonardo Bonucci, che su Twitter ha cinguettato:”Con te abbiamo riso. Con te siamo diventati grandi. Con te ci siamo sempre sentiti al sicuro. Ci mancherai”. La commozione, però, ha varcato i confini nazionali; come ricordato da Sky Sport, Bud Spencer nel 1999 è stato eletto “attore italiano più famoso al mondo”, un riconoscimento confermato dal fantasista dell’Arsenal e della Germania Mesut Ozil, che su Twitter ha scritto:”Thank you for everything. R.I.P #BudSpencer”.
Il mondo del cinema e dello spettacolo è in lutto per la morte di Carlo Pedersoli, meglio conosciuto come Bud Spencer. Ha dedicato un pensiero all’attore anche Lino Banfi, intervenuto a margine dell’inaugurazione della nuova Terrazza Termini: «In questi casi si dicono tante cose che non significano granché. Non si piange quando non c’è più il grande attore ma quando non c’è più il grande uomo, quello che lui era. Un uomo di grandi valori che amava molto la sua famiglia. Era il primo argomento di cui mi parlava le rare volte che ci incontravamo. In questo ci assomigliavano. Bud era come me, una persona semplice. Questo voglio ricordarmi di lui», ha dichiarato l’attore pugliese, ricordando l’amico scomparso ieri all’età di 84 anni. La notizia della scomparsa di Bud Spencer fa commuovere anche la Germania. Il giornalista Ivan Zazzaroni ha rivelato che i tedeschi avrebbero introdotto il verbo “budspenceren” col significato di “picchiare come Bud Spencer”.
Ha condiviso una foto su Fb insieme con Bud Spencer l’amico e collega in tanti film, Terence Hill, subito dopo la notizia della scomparsa dell’attore. Accanto alla foto solo due parole: RIP BUD (clicca qui per vedere il post). Bud Spencer, al secolo Carlo Pedersoli, è morto ieri pomeriggio. Poi un post sull’account ufficiale dell’attore ha comunicato la scomparsa. Mario Girotti, in arte Terence Hill, l’ha subito condiviso sul suo account con solo due parole per ricordare l’amico e collega. La coppia è famosa per aver girato insieme 16 film. A proposito della morte di Bud Spencer Terence Hill ha poi dichiarato, come si legge sul Corriere della Sera e riportato dall’Huffington Post: “Sono sconvolto. Ho perso il mio amico più caro. Quello che facevamo nei nostri film sono cose che non si possono ripetere e se facessimo qualcosa di diverso, non saremmo più noi. Siamo l’unica coppia a non aver mai litigato. Tra noi non c’era invidia e insieme ci divertivamo anche tanto. Ci capivamo al volo, con uno sguardo ci siamo capiti”.
Sono molti gli aneddoti che stanno riemergendo dopo la notizia della morte di Bud Spencer, nome d’arte di Carlo Pedersoli. Dal botta e risposta con Federico Fellini, a cui disse di non considerarsi un attore, al passato da nuotatore (ha partecipato, infatti, a due Olimpiadi). Ma il gigante buono del cinema ha avuto un rapporto particolare con la religione. «Ho bisogno di credere perché – nonostante il mio peso – mi sento piccolo di fronte a quello che c’è intorno a me. Se non credo sono fregato», raccontò tempo fa Bud Spencer. La religione e la fede sono stati temi ricorrenti nelle riflessioni dell’attore, che infatti durante una conferenza spiegò che «non esiste al mondo un uomo o una donna che non ha bisogno di credere in qualche cosa». In quell’occasione un ragazzo si alzò dichiarandosi ateo e allora Bud Spencer replicò subito: «Bene, lei allora crede che Dio non esiste, quindi crede in qualche cosa».
-La morte di Bud Spencer, nome d’arte di Carlo Pedersoli, rappresenta una perdita non solo per l’Italia del cinema, ma anche per quella dello sport. Sì, perché come ricorda La Repubblica, l’attore italiano noto per le sue scazzottate cinematografiche, ha partecipato a ben 2 Olimpiadi (1952 e 1956) difendendo il tricolore in piscina. Pedersoli praticava infatti il nuoto nella specialità dello stile libero su buoni livelli ed è stato lui stesso, in un recente filmato su YouTube, a descrivere il suo valore:”All’epoca sui 50 metri facevo i tempi dei campioni del mondo di oggi. Ma ero un fumatore, e arrivato ai 70-80 metri buonanotte. Magari, se non avessi fumato e se mi fossi allenato meglio, sarei stato fra i primi 2/3 del mondo”. Clicca qui per vedere il video con le immagini di Bud Spencer in versione nuotatore!
Bud Spencer ha sussurrato un semplice “Grazie” ai familiari negli ultimi istanti della sua vita, ma in molti hanno detto lo stesso rivolgendogli un pensiero dopo aver appreso la notizia della sua morte. Molti, infatti, sono cresciuti con i suoi film. Molti nel mondo dello spettacolo lo hanno avuto come punto di riferimento. E in tanti fanno sentire la propria voce sui social: «Una vita a farci sentire bene», scrive Jovanotti. Per Francesco Facchinetti, invece, la notizia è «una mazzata». Anche Russel Crowe piange la scomparsa del gigante buono: «Riposa in pace Bud. Il mio cuore è con la tua famiglia», scrive l’attore che ha interpretato “Il Gladiatore”. Lo ringrazia anche Gabriele Muccino: «Un sincero senso di gratitudine per quella infanzia solare nella quale ci hai accompagnati». Jerry Calà su Facebook pubblica una foto con l’attore: «Sarai sempre il mio bomber». Ma anche il mondo della politica piange la morte di Bud Spencer: «Sono cresciuto con i suoi film. Due pugni e due risate anche in Cielo… Altrimenti ci arrabbiamo», ricorda Matteo Salvini, segretario della Lega Nord.
Non è solo conosciuto per i film e le scazzottate cinematografiche. E’ anche probabilmente l’unico attore che disse di no a Federico Fellini. In un’intervista de La Stampa del 2008, l’attore aveva ricordato quel momento in cui il regista gli aveva chiesto di partecipare al suo Satyricon. Il ruolo, gli disse Fellini all’epoca, era “Trimalcione, quello che era nel triclinio di Nerone… Vedi, tu stai nudo nella piscina e i putti ti mordono il sedere”. Al rifiuto di Bud, Fellini gli avrebbe anche contestato di non essere un vero attore. “Hai detto giusto Federì”, rispose laconico Bud, “non sono un attore. Sono un personaggio che il pubblico ha gradito. Conosco i miei limiti, so esattamente quello che posso fare e quello solo ho fatto sempre”. Questo è solo uno dei no che l’attore, come racconta in Continuarono a chiamarlo Bud Spencer (Matteo Norcini e Franco Grattarola) disse ad un “big” dello spettacolo. Tempo dopo fu la volta del teatro e della messa in scena di Uomo, la bestia e la virtù di Pirandello. “Ho sempre rifiutato le offerte teatrali”, scrive, “ritengo che il vero attore sia quello di teatro, che apre il palcoscenico e, se sbaglia una sillaba, viene buttato fuori dal pubblico. Nel cinema, al quarantesimo ciak, anche una scimmia riesce a far bene la scena”.
Sono veramente in molti quelli che hanno voluto mandare un messaggio di cordoglio alla famiglia di Bud Spencer. L’attore, che si chiamava in realtà Carlo Pedersoli, si è spento oggi a ottantasette anni ed è una perdita grave per l’Italia che ha visto volare via un’altra anima nobile, un personaggio davvero incredibile. E’ così che in tanti hanno voluto ribadire quanto bene volevano a Bud, personaggio di grande cuore e attore indimenticabile per tantissime interpretazioni soprattutto insieme all’inseparabile Terence Hill. Tra queste c’è anche il Presidente del Consiglio Matteo Renzi che ha scritto un tweet dedicato proprio all’attore: “Ciao Bud Spencer. Ti abbiamo voluto bene in tanti”, clicca qui per il tweet di Matteo Renzi e per i commenti dei follower.
Bud Spencer, al secolo Carlo Pedersoli è morto. L’annuncio arriva all’ANSA dal figlio che conferma la morte del grande attore, conosciuto come Piedone, avvenuta intorno alle 18:15 di oggi. La sua ultima parola, come riporta Giuseppe Pedersoli, è stata un semplice “grazie”. Si chiude quindi il ciak su Bud Spencer, un attore amato in Italia per i molti film che lo hanno reso una vera e propria star. Simpatico quanto burbero, Spencer era diventato in breve tempo l’idolo delle folle, grazie anche all’accoppiata con Terence Hill in molti film spaghetti western. L’attore muore alla veneranda età di 87 anni, lasciando il segno su manciate di decenni di film all’italiana. “Non ha sofferto, aveva tutti noi accanto”, riferisce ancora il figlio Giuseppe, aggiungendo poi con un post sul profilo Facebook dell’attore che “Bud sta volando verso il suo prossimo viaggio”. Clicca qui per vedere il post della famiglia di Bud Spencer.
Per trent’anni nel cinema italiano non si è potuto nominare Bud Spencer senza citare anche Terence Hill e viceversa. La coppia di cowboy impolverati ed all’opposto, ha letteralmente sbancato i botteghini con 11 film record di incassi. Il loro celebre Continuavano a chiamarlo Trinità per esempio riuscì a conquistare le folle e ad incassare una cifra che supera i 69 milioni di lire. Senza considerare che si parla in questo caso degli anni ’70. L’incontro fra Bud e Terence è vincente fin dal 1967, anno in cui per una serie di fortunati eventi si ritrovano a partecipare in Dio perdona… io no. E’ l’inizio del boom che li porta poi verso I quattro dell’Ave Maria, un film di cui Bud Spencer ricordava in particolare un aneddoto. Come riporta BudTerence.tk, Bud Spencer raccontò che “un cavallo che si chiamava El Cordovez ha girato un giorno intero con me, la mattina dopo si è girato appena io ho messo il piede sulla staffa e si è buttato per terra”. Una simpatia senza pari che Bud Spencer non ha solo messo in scena in tutti i suoi film, ma che lo ha anche caratterizzato nelle numerose interviste. Subito dopo l’operazione che gli ridiede la vista, Bud raccontò alle telecamere di Mediaset che guardò i familiari e disse “mamma mia ma quanto siete brutti, non pensavo!”.