Bordertown è il film che andrà in onda su Iris oggi, mercoledì 29 giugno 2016. Una pellicola dal genere thriller – drammatico, che fu diretta da Gregory Nava, il regista decise di riprodurre con grande realismo i fatti raccontati, per questo ha svolto un lungo lavoro preliminare di interviste per raccogliere le testimonianze delle persone coinvolte. Anche i suoi riferimenti culturali risultano essere piuttosto decisi, inoltre il regista ha dichiarato di essersi ispirato a Miguel Ángel Asturias, Charles Dickens e a Gabriel García Márquez. Nel cast tra gli attori principali troviamo Antonio Banderas, classe 1960, oltre ad essere attore è anche regista e produttore cinematografico spagnolo. L’attore all’età di 19 anni lavorava come modello anche se aveva studiato recitazione, fu notato dal regista  Pedro Almodovar e in seguito iniziò a lavorare per lui, debuttando con il film Labirinto di passioni, in seguito si trasferisce negli Stati Uniti e partecipa ai film I re del mambo e Intervista col vampiro. Nel 1998 partecipa come cantastorie nel musical La maschera di Zorro e debutta poi come regista nel ’99 con il film Pazzi in Alabama.

Bordertown è il film in onda su Iris oggi, mercoledì 29 giugno 2016 alle 21.15. Una pellicola drammatica del 2006: dietro la macchina da presa troviamo Gregory Nava, regista statunitense di origini messicane. Tra i suoi film più celebri citiamo El Norte, My Family e Selena. La storia raccontata in Bordertown vuole denunciare le reali violenze cui vengono sottoposte le donne messicane. Il progetto è stato fortemente voluto da Jennifer Lopez, la cantante-attrice, oltre a interpretare la protagonista di questo thriller, ha prodotto la pellicola. Gli altri attori che compongono il cast sono, invece, Antonio Banderas, Sônia Braga, Martin Sheen, Randall Batinkoff, Kate del Castillo, Teresa Ruiz, Juan Diego Botto e Zaide Silvia Gutiérrez. Ma ecco nel dettaglio la trama del film.

Il NAFTA, l’Accordo Nordamericano di libero scambio, ha consentito a numerose aziende statunitense di distaccare le loro sedi di fabbricazione lungo il confine del Messico. In questo modo è stato possibile per loro assumere mano d’opera proveniente dall’altro lato del confine, il loro salario è molto più basso rispetto a quello di un operaio statunitense. La merce, estremamente competitiva dal punto di vista del prezzo, viene poi venduta negli Stati Uniti. Preferibilmente vengono assunte giovani donne, molto spesso durante il tragitto che le porta sul posto di lavoro, le ragazze vengono aggredite, senza che nessuno intervenga a proteggerle. Il film si apre mostrando proprio le difficili condizioni cui sono sottoposte le giovani messicane che decidono di lavorare oltre confine. Una sera Eva Jimenez (Maya Zapata), una di queste lavoratrici, viene aggredita, stuprata e strangolata da due uomini che, credendola morta, la seppelliscono viva. La ragazza fortunatamente riesce a salvarsi e ad uscire dalla sua tomba. È solo una delle tante, ogni anno in quella zona del Messico sono davvero molte le donne che subiscono questo terribile destino. George Morgan (Martin Sheen), direttore di un noto quotidiano di Chicago, decide di produrre un’inchiesta riguardo a questa strage ed incarica Lauren Adrian (Jennifer Lopez) di recarsi a Ciudad Juárez, città di confine, ad indagare. La donna, in un primo momento, non è molto felice dell’incarico, avrebbe preferito dedicarsi a tematiche più scottanti inerenti gli equilibri internazionali. In poco tempo, però, si rende conto di come dare voce a queste donne invisibili sia un’emergenza umanitaria. Appena arrivata in Messico, Lauren scopre come la Polizia del Paese abbia dichiarato che i casi sono stati risolti, il colpevole, secondo loro, sarebbe un immigrato egiziano. Il fiuto della giornalista, però, non si lascia ingannare da questo tentativo di insabbiamento, infatti, Lauren ritiene piuttosto improbabile che il colpevole sia la stessa persona, dato che il modus operandi cambia di caso in caso. Morgan consiglia alla giornalista di riallacciare i contatti con un suo vecchio collega messicano, Alfonso Diaz (Antonio Banderas). I due si rincontrano dopo molti anni nella radura in cui i parenti delle vittime cercano i cadaveri delle lavoratrici scomparse, i familiari sono le uniche persone a preoccuparsi del destino delle donne messicane. Quando, però, Alfonso scopre che Lauren sta per scrivere un articolo sulla sanguinosa vicenda, si indigna perché ritiene che la donna lo faccia più per opportunismo che per reale interesse. Riusciranno i due a collaborare per capire quali siano i moventi dietro l’assassinio delle operaie messicane?