Si è consumato oggi nella Camera Ardente allestita presso il Campidoglio, l’ultimo saluto a Bud Spencer (il cui vero nome è Carlo Perdersoli), il grande attore italiano che ha appassionato il pubblico italiano con i suoi celebri film (ricordiamo quelli celebri interpretati a suon di scazzottate con l’amico di una vita Terence Hill). Chi di noi non ricorda ‘Bomber’, ‘Lo chiamavano Bulldozer’ o ‘Anche gli angeli mangiano fagioli’? Commossi sono stati gli omaggi dei personaggi più illustri e non del mondo dello spettacolo e della politica. Anche il sindaco di Roma, Virginia Raggi, ha espresso il suo cordoglio: “Sono qui per dare l’ultimo saluto al ‘gigante buono’ che ci ha fatto sorridere e crescere con i suoi film. L’ultima sua parola è stata grazie ma è a lui che il cinema, la città e il Paese dice grazie perché con la sua arte è riuscito a far sognare, ridere e appassionare tante generazioni. Molti di noi sono cresciuti con i suoi film, in cui il bene vinceva sempre sul male. Con grande ironia e semplicità riusciva a incoraggiare soprattutto i più giovani.”



Ci lascia Bud Spencer, al secolo Carlo Pedersoli, un grande attore ma non solo anche un importante atleta. Negli anni quaranta e cinquanta Pedersoli infatti è stato uno dei nomi principe del nuoto italiano. I primi successi sono arrivati con la S.S.Lazio nello stile libero e anche nelle staffette miste. Nel 1949 ha raggiunto la nazionale e poi ha partecipato nel cinquanta agli Europei di Vienna arrivando in due finali. Il suo più grande record è quello di essere stato il primo italiano a completare una vasca da venticinque metri in meno di un minuto, cioè 59”5. Non si ferma qui la sua carriera da atleta che almeno inizialmente va di pari passo con quella nel mondo del cinema. Partecipa alle prime Olimpiadi ad Helsinki nel 1952 quando si gioca la XV edizione di questi giochi. Nonostante questo non è riuscito a togliersi la soddisfazione di vincere medaglie alle Olimpiadi, partecipando anche alla successiva a Melbourne. Ha partecipato anche ai giochi del Mediterraneo, pure come pallanuotista, vincendo un oro e due argenti. In carriera ha collezionato nei campionati italiani undici ori, cinque argenti e due bronzi. Dei risultati importanti che di sicuro chi non conosce bene la storia di Carlo Pedersoli magari ignora anche perchè il suo passato di atleta in parte è stato messo in ombra da una grandissima carriera nel cinema.



«Bud Spencer, Piedone un vero campione nella vita, orgoglio italiano», arriva anche dalla politica il saluto per il grande Bud, il compare di Terence Hill in mille film tra spaghetti-western e scazzottate varie, scomparso due giorni fa. Dopo Renzi anche la leader di Fratelli d’Italia ricorda il gigante campione prima nel nuoto e poi nel cinema, scomparso da poco ma già nella memoria e nel cuore di tanti. «Non c’è cattivo più cattivo di un buono quando diventa cattivo», la frase celebre del grande Bud riportata su Twitter dalla Meloni e come lei tanti altri ancora stanno salutando anche in queste ore – oggi la camera ardente a Roma – l’attore e simpatico ex campione olimpico di nuoto. Un Piedone, ovvero il famoso personaggio interpretato attorno agli anni ’70 con una delle serie e saghe cha hanno segnato il cinema italiano.Nel 1973 c’è stato una importante svolta nella carriera di Bud Spencer che interpreta per la prima volta il personaggio di Piedone, il commissario napoletano che darà vita ad una saga cinematografica che ottenne un enorme successo. Il primo capitolo della saga come detto è del 1973 ed è intitolato Piedone lo sbirro. Alla regia c’è il grandissimo Steno mentre nel cast si contano tanti ottimi interpreti come Enzo Cannavale, Dominic Barto e Claudio Ruffini. Il commissario Rizzo in arte Piedone è un tutore della legge piuttosto particolare che non usa mai la pistola e con i propri metodi ritenuti poco ortodossi, riesce a liberare la città di Napoli dall’arrivo di nuovi delinquenti che portano con loro la droga. Tematiche serie condite con la classica ironia che ha accompagnato per tutta la carriera Bud Spencer, che nel film in essere si ritrova da commissario a collaborare con la camorra per il bene della città partenopea. Si tratta quindi di una pellicola molto significativa che conferma il grandissimo appeal ormai conquistato dall’attore napoletano ex campione di nuoto nei confronti del pubblico italiano.

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