Come ogni estate, anche i consueti programmi tv, in onda tutto l’anno, vanno in vacanza. In questi giorni di grande fibrillazione, i direttori di rete hanno messo a punto gli ultimi ritocchi, prima della presentazione ufficiale delle proposte agli inserzionisti pubblicitari. In Rai, lunedì 27 giugno il consiglio di amministrazione si è spaccato sull’approvazione dei palinsesti autunnali. Hanno votato contro ben 3 consiglieri (Arturo Diaconale, Giancarlo Mazzuca e Carlo Freccero), mentre Carlo Messa era assente. Martedì 28 giugno la presentazione ufficiale dei palinsesti, da parte del direttore generale Antonio Campo Dall’Orto e della presidente Monica Maggioni.



Molte le novità, in particolare sui talk show politici, da tempo in crisi irreversibile. Per quanto riguarda la tv pubblica, la prima a scoprire le carte era stata, nei giorni scorsi, Daria Bignardi, direttrice di Raitre, ascoltata in commissione di vigilanza Rai. Una piccola rivoluzione sulla terza rete Rai con la Bignardi che orgogliosa ha annunciato che il tasso di innovazione del palinsesto autunnale di Raitre è il 43,8%, senza nascondere che è stato faticoso, ma “abbiamo fatto un buon lavoro”.



I principi chiave per la composizione del palinsesto sono “innovazione, inclusione e servizio pubblico”. Tanto per cominciare, viene archiviato lo storico talk show della terza rete Rai “Ballarò”. La Bignardi ha reso l’onore delle armi al conduttore delle ultime due edizioni del programma, l’ex giornalista di Repubblica Massimo Giannini, che secondo la direttrice di Raitre funzionava bene come ospite, ma “sulla sua conduzione – ha spiegato la Bignardi – c’è una criticità. Un giornalista bravissimo di quotidiano può non avere la stessa resa in tv. È un altro linguaggio. Una scelta che secondo me ha portato a un risultato sin troppo buono. È stato molto bravo, è stato eroico, perché buttato a fare una prima serata di tre ore”.



Il papà di “Ballarò”, il giornalista Giovanni Floris, divorziò dalla Rai nel 2014, portando con sé tutta la squadra di autori, oltre al comico Maurizio Crozza, protagonista della riuscitissima copertina del programma, mettendo non poco in difficoltà la tv pubblica. Quindi dal prossimo anno “Ballarò” andrà in pensione, ma Giannini non andrà via, resterà a Raitre, dove gli sarebbe stato offerto un programma di grandi interviste in otto puntate. Al posto di Giannini, arriverà Gianluca Semprini, volto di Sky Tg24 che ha condotto i confronti tv delle ultime elezioni amministrative e che sarà impegnato in un nuovo talk in prima serata, della durata di 90 minuti al massimo. Le “lenzuolate” di tre ore, ha ribadito anche la Bignardi, non hanno funzionato sulla Rai, ma nemmeno sulle altre reti, facendo registrare ascolti da prefisso telefonico. Il prossimo anno, però su La7 sembra confermato Floris, con “Dimartedì”, che, a partire da gennaio 2017, dovrà fare a meno del siparietto comico di Crozza, in arrivo su Discovery.

Sempre su Raitre le inchieste di Report e di Presadiretta verranno spostate al lunedì per essere maggiormente valorizzate, nelle intenzioni dei vertici aziendali. Il giornalista de La Stampa Massimo Gramellini, già ospite fisso da Fazio in “Che fuori tempo che fa”, su Raitre, condurrà al sabato in access prime time la classifica delle “Parole di che tempo”.

È ormai ufficiale anche il grande ritorno in Rai per Michele Santoro, ma niente talk show per lui, piuttosto, a partire dall’autunno, andranno in onda delle serate evento, in diretta da varie città italiane. Santoro proseguirà poi il prossimo anno con le docu-fiction, già proposte alla Rai da lui stesso, senza esito, negli anni passati. Altro ritorno in Rai, annunciato nei giorni scorsi, ma poi ufficialmente smentito, ha riguardato, per alcune ore, Giuliano Ferrara. 

“Virus – il contagio delle idee” farà spazio a “Nemo”, condotto dall’ex Iena Alessandro Sortino che, affiancato da un gruppo di inviati, girerà per il mondo. Da mamma Rai a Mediaset passerà invece Nicola Porro. Dopo la chiusura di “Virus”, Porro condurrà due seconde serate su Canale 5. Non si tratta di “Matrix” che chiuderà i battenti, ma di un nuovo programma, mentre Luca Telese, finora proprio alla guida di “Matrix”, si sposterà su Rete 4.