Uno spettacolo teatrale fuori dalle righe e decisamente meraviglioso. La storia di un amore folle, pazzo, psicotico, la storia di Zero ed Eva che, condannati per omicidi di matrice satanica si ritrovano rinchiusi in un ospedale psichiatrico giudiziario, ritenuti incapaci di intendere e di volere solo alla seconda sentenza, ribaltando la prima che li aveva visti invece assolutamente lucidi. La stanza N4 è la chiave dello spettacolo un incrocio macabro di gioco a vincere e/o perdere. Da questa stanza puoi salvarti, oppure morire. M per Zero ed Eva le maledizioni non terminano, perché proprio nel momento in cui stanno per salvarsi, qualcosa piomba nuovamente e inaspettatamente nelle loro vite. Tornato nella stanza N4 Zero nota una radio, all’apparenza rotta, ma che funzionava inspiegabilmente in modo quasi satanico, una voce fuori campo gli racconta che uno dei due assassini domani verrà liberato, ma la folla lo vorrebbe dentro, si rende conto così che la libertà non è altro che uno stato mentale, perché proprio alla fine della sua pena lui vorrebbe restare dentro, dove sarebbe sicuramente più libero dalla vita e dal pregiudizio. Simone Arcadi, il giovane regista e scrittore di “Il male in Noi” ha superato se stesso, portandoci in una dimensione parallela, come catapultarsi in una vita diversa dalla tua per quell’ora di spettacolo, e questo succede solo ai migliori



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