Anche quest’anno, l’appuntamento con i Wind Music Awards ritorna puntuale, essendo quello che apre ormai di consuetudine la stagione televisiva musicale. Sarà Rai 1 a trasmettere le esibizioni dell’evento nelle prime serate di martedì 7 e mercoledì 8 giugno. Carlo Conti e Vanessa Incontrada saranno i presentatori che vedranno alternarsi giganti della musica del nostro paese come Ligabue, Fedez, Emma Marrone, Laura Pausini, Renato Zero, Claudio Baglioni e Gianni Morandi. Ma assieme a tante star italiane, non mancheranno nomi di primo piano della musica internazionale, capaci di scalare le classifiche discografiche di vendita. Un posto d’onore nella manifestazione, in base a questi criteri, spetta senz’altro a Robin Schulz. DJ e produttore discografico tedesco, nativo di Osnabruck, che ha spesso riscosso grande successo, ma negli ultimi anni è salito in particolare alla ribalta delle cronache musicali.



Nonostante sia attivo da diversi anni in Germania, si può comunque facilmente identificare nel 2014 l’anno magico per Robin Schulz. Prima dell’enorme successo del remix di “Prayer in C”, infatti, il DJ tedesco era uscito dai confini della sua patria in quanto a notorietà grazie ad un altro remix che ha ottenuto grandi riscontri. Quello di “Waves”, brano di un rapper olandese, “Mr Probz”, nobilitato dalle atmosfere avvolgenti e rarefatte che il tocco di Schulz riesce a produrre in brani che al momento della loro uscita originale erano passati quasi inosservati. È stato nella fattispecie anche il caso di “Prayer in C”, che ha rappresentato il vero esame di maturità per Robin. Che finalmente è riuscito a produrre “Prayer”, il suo primo vero album prodotto da una major discografica che ha ottenuto un successo che ha superato i confini tedeschi, il cui eco è arrivato con chiarezza anche in Italia dove “Prayer in C” è stato il brano più ballato in assoluto a cavallo tra il 2014 e il 2015. 

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