Torna questa sera su Rai 3 “La grande storia”, il programma con il commento di Paolo Mieli che andrà in onda alle 21.05. La puntata sarà tutta al femminile: si parlerà della regina Maria José, di Felicia Impastato la mamma di Peppino e della marcia dei diritti delle donne negli anni ’60. Vi ricordiamo che oltre a poter vedere “La grande storia” su Rai 3, potrete seguire il programma anche in diretta streaming sul sito di Rai.tv, cliccando qui.



La puntata de La grande storia prevista per stasera, venerdì 1 luglio 2016, sul piccolo schermo di Rai 3 sarà dedicata alle donne: nel corso dell’appuntamento si racconterà anche della forza e della determinazione di Felicia Impastato, madre di Peppino Impastato. Un video pubblicato sulla pagina Facebook ufficiale del programma guidato da Paolo Mieli anticipa parte di quello che il pubblico di Rai 3 vedrà in scena: Peppino Impastato è saltato in aria sulla sua macchina il 9 maggio 1978. È stato ucciso dalla mafia, ma all’inizio si credette che Peppino non fosse altro che un terrorista morto nel tentativo di lasciare una bomba proprio vicino ai binari del treno. Ma i suoi amici non ci hanno mai creduto, e fin da subito hanno individuato altri responsabili per quanto gli è accaduto: nella clip si possono sentire anche alcune parole di Felicia Bartolotta Impastato, che spiega di aver fatto un funerale per il figlio. Ma l’unica cosa che avevano ricevuto era un sacchetto di plastica, con i pezzi del suo corpo smembrati. “Barbari, animali selvaggi delle foreste” sono state le parole di Felicia per gli assassini di Peppino. La stessa Felicia che si costituì parte civile e lottò fino all’ultimo per la verità. Clicca qui per vedere il video di anteprima della puntata de La grande storia, direttamente dalla pagina Facebook della trasmissione.



Questa sera, venerdì 1° luglio 2016, alle 21.10 su Rai 3 va in onda un nuovo appuntamento con La grande storia, con il contributo di Paolo Mieli, dedicato alle donne. Non solo donne famose ma anche donne del popolo, donne che hanno lottato per conquistare i loro diritti e donne che hanno sfidato uomini potenti. Il primo servizio a cura di Marisa del Monte e Vanessa Roghi è “Maria Josè. Una regina scomoda”, dedicato alla principessa del Belgio promessa in sposa al principe Umberto di Savoia. I due sono molto diversi: lei è anticonformista, moderna, ribelle; lui è succube del padre Vittorio Emanuele III. L’8 gennaio 1930 si sposano. Ma il loro non sarà un matrimonio felice: anche se appaiono insieme nelle cerimonie ufficiali, di fatto conducono vite separate. Maria José si impegna nella vita pubblica: diventa crocerossina durante la guerra, poi “cospiratrice” e antifascista. 



Il secondo documentario è “Arriva il divorzio!” di Vanessa Roghi. All’inizio degli anni ‘60 in Italia ci sono circa 12 milioni di casalinghe. Le donne che lavorano sono solo 5 milioni, anche se non possono svolgere tutte le professioni Ma è in questi anni che ha inizio la “lunga marcia” dei diritti e della parità, scandita da alcune date cruciali: nel 1965 Franca Viola rifiuta di sposare il suo stupratore, il quale viene processato e condannato; nel 1966 “La zanzara”, il giornalino del liceo Parini di Milano, parla apertamente della sessualità dei ragazzi e delle ragazze. Nelle farmacie italiane arriva la pillola anticoncezionale, che però deve essere venduta come farmaco per la cura ormonale: il Codice penale prevede ancora il reato di propaganda di mezzi anticoncezionali. A dicembre 1968 viene abrogato l’articolo sul diverso trattamento dell’adulterio maschile e femminile e a novembre del 1969 viene approvata alla Camera la legge Fortuna-Baslini. 

Infine verrà trasmesso “Madre coraggio. Felicia Bartolotta Impastato” di Andrea Orbicciani. Il 9 maggio 1978 viene ucciso Peppino Impastato, un giovane di Cinisi, in provincia di Palermo. Il 9 novembre Felicia Bartolotta Impastatom la mamma di Peppino, si costituisce parte civile, si presenta davanti ai giudici e fa il nome del mandante dell’assassinio di suo figlio: Gaetano Badalamenti. L’’1 aprile del 2002, ventiquattro anni dopo la morte di Peppino, Felicia ottiene giustizia: ergastolo per Gaetano Badalamenti, 30 anni per il suo luogotenente Vito Palazzolo.