Nella seconda serata di oggi, mercoledì 13 luglio 2016, la Fox trasmetterà un nuovo episodio di Castle 8, in prima Tv assoluta. La puntata che andrà in onda è la ventesima, dal titolo “Molto rumore per un omicidio“. Prima di scoprire le anticipazioni, ecco dove siamo arrivati la settimana scorsa: Castle (Nathan Fillion) riflette sui passi in avanti che stanno facendo su LockSat e teme di non poter avere tanto tempo da trascorrere ancora con Beckett (Stana Katic). La moglie però è decisa ad andare avanti, soprattutto perché Vikram (Sunkrish Bala) sembra essere molto vicino alla verità. Nel frattempo, l’ispettore sanitario Alan Masters (Jonathan Silverman) viene avvelenato nel proprio appartamento, ma dopo la conferma di Lanie (Tamala Jones) della sua morte, la vittima si rialza dal tavolo dell’obitorio. Per Castle è chiaro che si tratta di un disegno divino e che Alan sia ritornato in vita per rivelare che cosa esiste dopo la morte, ma l’ispettore non ha alcun ricordo. Secondo Alan un suo ex collaboratore potrebbe essere il colpevole, ma Dave Burton (Brian Scolaro) rivela di avere un alibi. L’episodio sembra quindi isolato, ma mentre Alan si trova con Castle, viene sbalzato in aria a causa di alcuni cavi che hanno reso il suo letto una sedia elettrica. Lanie constata ancora la sua morte, ma Alan si rialza di nuovo in piedi. Castle è quindi sicuro: è immortale. In base ad un testimone, la squadra scopre che Glen Hume (Patrick Labyorteaux), un imprenditore che aveva ricevuto una brutta valutazione da Alan, aveva cercato poco prima del primo tentato omicidio. L’uomo rivela però di essere perseguitato dalla Triade, per via dell’appalto sullo smaltimento della spazzatura che si era rifiutato di concedere. Alan aveva inoltre interrotto i piani mafiosi licenziando il suo ex collaboratore e questo lo rende un perfetto bersaglio. Intanto, Vikram scopre che un collegamento con LockSat è l’avvocato Caleb Brown (Kristoffer Polaha), ma Beckett si rifiuta di avvicinarlo per evitare di metterlo in allarme. Castle invece cerca in ogni modo di scatenare i superpoteri dell’Ispettore, ma niente sembra funzionare. Riesce a convincerlo a collaborare solo promettendogli di farlo incontrare con Gwen Parker (Kate Cobb), una ragazza per cui prova un forte sentimento. Nel tentativo di scoprire il mandante degli omicidi, Castle riesce a fissare un appuntamento fra Alan ed Horatio Spate (Maurice Benard), ma in base al loro colloquio, si scopre che non può essere il colpevole. Analizzando il veleno usato nel primo attentato, Alan e Lanie scoprono che la sostanza è stata prodotta in un’industria chimica in cui aveva effettuato l’ultima ispezione. Alan però raggiunge il posto per salvare Gwen, scoprendo però a quel punto che è lei che ha cercato di ucciderlo ed anche che è la fidanzata di Horatio. La donna gli spara in fronte e Castle non può che confermarne il decesso. Anche in questo caso però Alan si rialza, ancora vivo, ma con un forte mal di testa. In modo molto fortunato, il proiettile non ha infatti perforato la lamina neurale dell’ispettore. A fine caso, Beckett viene informata che Caleb ha fatto perdere le proprie tracce, ma non appena rientrano in casa, trovano l’avvocato ad attenderli. Caleb consegna loro un cellulare dotato di GPS con cui viene contattato da LockSat e che può aiutarli a catturarlo.
Un attore famoso viene ucciso mentre stava facendo le prove per una prima, ma è l’arma del delitto ad essere curiosa: una piuma d’oca. Secondo la regista, una possibil sospetta potrebbe essere un’attrice che usa il metodo Stanislaski per la recitazione, ovvero diventa i propri personaggi. Tuttavia, Naomi ha un alibi e riferisce che Zane Cannon l’aveva lasciata per un’altra donna particolarmente agressiva. Raggiunta la sua stanza d’hotel, Castle si ritrova di fronte alla madre, ma Martha sottolinea che si trattava solo di un rapporto di lavoro. Riferisce anche che Cannon sta affrontando alcuni demoni del passato da cui era terrorizzato e che aveva trovato un modo per raggiungerli. Esposito scopre infatti che il fratellastro di Zane è un detenuto appena rilasciato di prigione e che lo aveva incontrato pochi giorni prima.