Il camice blu, odora di sudore e fatica, quella fatica che arriva dalla voglia di emergere, di lavorare, di mandare avanti una famiglia. Quel camice blu odora delle mille battaglie, quelle perse, quelle vinte. Quante volte ho sentito quel profumo. Un misto di polvere, sudore, orgoglio, dignità. Questa nuova serie con Sabrina Ferilli, nei panni della donna operaia, che con dignità, forza, orgoglio, combatte le battaglie di tutte le operaie, fino a farle prendere la decisione più giusta, diventare Sindaco, da tutti chiamata Sindaca, del suo paese, quelle battaglie combattute con lo stesso ardore di quando le nostre nonne, a volte madri, altre zie, vedevano intorno a loro stesse la disperazione e le ferite di un malfunzionamento, senza che qualcuno se ne occupasse realmente. Quelle battaglie portate in scena da un magistrale Stefano Reali, che sa entrare, con le sue immagini, in quello che molte italiane hanno visto, vissuto e raccontato, ma che è ancora reale, attuale. Il lavoro di operaia visto dalla donna, dietro alla macchina da presa, è la donna che combatte, per mettere un piatto caldo in tavola, per garantire il futuro ai figli, per non farsi piegare dalla società maschilista, che la vede solo come fattrice. Ho sempre ammirato Sabrina Ferilli, per la sua poliedricità, soprattutto per essere, una donna combattiva, energica e intelligente, nonché, bella. Quando ho visto le foto del set, i video delle riprese, ho provato ad immergermi con il cuore nella vita di donne che rischiano la loro vita ogni giorno pur di farcela.
“Rimbocchiamoci le maniche” ogni donna sa cosa vuol dire, ogni operaia che dal suo lavoro mantiene la sua casa, la sua vita e quella dei suoi cari. Rimbocchiamoci le maniche, noi donne sappiamo come si fa e a settembre, su Canale 5, entreremo in quella fabbrica, insieme a Sabrina Ferilli e a tutto il cast, insieme al Regista e ai produttori, in quella fabbrica, ci arriverà l’odore di sudore, polvere, orgoglio e dignità. Attuale oggi come non mai. Attuale sempre.