Al Coca Cola Summer Festival 2016 troviamo sul palco un altro straordinario artista e cioè Luca Carboni. Il cantante bolognese canta il suo ultimo successo ”Happy”. Con un semplice giacchetto di jeans e un paio di occhiali da sole Carboni ci riporta con la testa alle notti degli anni novanta in cui a rinfrescare la calda estate c’era il Festivalbar. Luca Carboni è davvero un artista incredibile in grado di riunire intere generazioni con un sound tutto particolare e la voglia sempre di rinnovarsi rimanendo comunque ancorato al suo stile unico e inimitabile. Anche questa sera ci ha fatto sognare per un po’ sugli schermi di Canale 5.
È uno dei nomi più importanti della scena musicale italiana degli ultimi 30 anni ed è fra i più attesi al Coca Cola Summer Festival 2016 di questa sera, lunedì 18 luglio. Luca Carboni è, taciturno quanto talentuoso, è fra le scelte artistiche più gettonate dagli italiani. Caratterizzato da testi romantici, Carboni riesce in poco tempo a conquistare l’Italia, successo confermato da Una rosa per te, il cd in cui alcuni anni fa raccoglie tutte le canzoni d’amore scritte da inizio carriera. In questi ultimi anni la sua attività non ha conosciuto sosta e l’ultimo lavoro è del 2015. “Pop-Up” è la prova che il cantante non smette di cavalcare il ritmo sempre più esigente del panorama musicale e con cui dimostra di riuscire a mantenere una propria anima artistica. Prima di scoprire con che brano ci allieterà questa sera, diamo uno sguardo alla sua vita ed alla carriera.
Nato a Bologna il 12 ottobre del 1962, Luca Carboni inizia a suonare il pianoforte in giovanissima età, ma nel giro di poco tempo si dirige verso la chitarra e fonda un gruppo con alcuni amici di infanzia. Sente che la musica è la sua strada e per questo abbandona gli studi, preferendo investire tutti i guadagni nel coltivare la sua grande passione. Ragazzo schivo, fa leggere alcuni testi a Lucio Dalla ed agli Stadio, lasciandone alcune copie in uno storico locale della città dove non era raro trovare gli artisti della scena bolognese. E sono gli Stadio, allora alle prese con il loro primo disco, a chiedergli di scrivere una canzone con l’intenzione di inserirla nel loro progetto. È il 1984 quando il primo disco di Luca Carboni riesce a vendere quasi 40 mila copie, grazie anche ad un titolo originale: “Intanto Dustin Hoffman non sbaglia un film”. Appena 12 mesi più tardi è già in pista con “Forever”, un altro album che gli permette di ottenere buoni riscontri, ma proprio quando tutti si aspettano che Luca non si fermi, il cantante si prende due anni di pausa, per poi tornare nel 1987 con un album che come titolo ha il suo nome e cognome. È qui che troviamo “Silvia lo sai”, una delle sue canzoni più note e parte integrante della scena musicale tutta all’italiana. Il disco resta infatti nelle prime posizioni della chart per quasi sei mesi, precedendo di poco altri due dischi di fine decennio e con altre canzoni che diventano inni di una generazione. La svolta avviene poi nel 1992, grazie al tour condiviso con Jovanotti: pubblica due album live nel giro di pochi anni. In questo periodo Luca Carboni mette al centro della propria attività la ricerca stilistica e sonora, particolare che lo rende poco incline alle logiche del mercato. Lo si può notare per esempio in “Carovana” del 1999, album che l’artista concepisce al pc, all’interno della propria abitazione. Il primo squillo nel nuovo secolo è invece “Lu*CA” e dopo altri cinque anni di pausa, intervallati da un dvd che raccoglie alcuni suoi live, Luca Carboni ritorna con “Le band si sciolgono”, fra cui ci sono due brani in collaborazione con Pino Daniele e di un allora ancora emergente Tiziano Ferro.