Esiste una vita dopo la morte? E’ possibile che quella che viviamo ora sia solo una delle tante esistenze lungo millenni di storia? La puntata di Voyager – ai confini della conoscenza di oggi parlerà proprio di reincarnazione e delle tante teorie che ruotano attorno al tema. Secondo diversi scienziati degli Stati Uniti, James Leininger potrebbe rappresentare la conferma che esiste la reincarnazione. Il giovane 17enne afferma infatti di provenire da un’altra vita e di essere stato in precedenza James M. Huston Jr, un pilota 21enne vissuto durante la seconda guerra mondiale. La sua tesi è sostenuta anche dai genitori Andrea e Bruce Leininger, al fianco dei quali James decide nel 2009 di pubblicare il libro “Soul Survivor: The Reincarnation of a World War II Fighter Pilot”, in cui spiega su quali dati si basa la sua teoria. A conferma delle sue parole ci sarebbero diverse memorie considerate “inspiegabili” come la passione per gli elicotteri, dimostrata in tenera età, ed alcuni disturbi del sonno che ha manifestato a partire dai due anni, incubi da cui il bambino si svegliava urlando. James Leininger è stato sottoposto negli anni a vari studi scientifici, oltre molteplici analisi terapeutiche che hanno portato i due genitori ad ammettere che il figlio fosse turbato da alcuni ricordi della vita precedente. Secondo le loro testimonianze, il ragazzo faceva numerosi sogni in cui si immaginava di fuggire dalla prigionia e che parlava in modo incomprensibile. L’evento sarebbe accaduto in seguito ad una visita al Museo di volo di Dallas, dove il padre Bruce lo aveva portato quando aveva appena 1 anno e mezzo. In quegli anni i disegni di James riguardano inoltre tutti degli aerei esplosi durante il volo, con dovizie di particolari violenti. I genitori hanno sempre affermato che il figlio non aveva mai visto alcun film di guerra o documentari storici, particolare che rendeva misteriosa la sua capacità di dettagliare nei disegni eventi mai vissuti, se non appunto con la teoria della reincarnazione. A ciò si aggiunge il fatto che fin da bambino James era in grado di distinguere le varie caratteristiche tecniche dei velivoli, tutte conoscenze rese inspiegabili se non viste alla luce di una sua reincarnazione. Gli esperti americani hanno individuato negli anni almeno 50 ricordi che corrispondono a fatti realmente accaduti nella storia. Per esempio a soli 3 anni, durante una terapia, Jame rivelò di essere pilota di un Corsair e che venne assegnato alla nave Natoma, per poi venire abbattuto dai giapponesi. Il piccolo ricordava inoltre che si trovava in servizio con l’amico Jack Larson, nome di un pilota realmente presente fra i militari della baia di Natoma.



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