Va in onda questa sera su Rai Tre la seconda puntata di quattro de “La meglio gioventù”, la fiction di Marco Tullio Giordana. Nel 1974 a Torino i fratelli Carati sono su fronti opposti: Nicola fa parte di un gruppo di contestatori, Matteo è a capo di una squadra di poliziotti. Inoltre Nicola sta per diventare padre: Giulia aspetta una bambina… Vi ricordiamo che oltre a poter vedere “La meglio gioventù” sintonizzandovi su Rai Uno, potrete seguire la fiction anche in diretta streaming sul sito di Rai.tv, cliccando qui.



Stasera va in onda su Rai 3 la seconda puntata di “La meglio gioventù”, il film di Marco Tullio Giordana. Tra i protagonisti ritroveremo Alessio Boni, nei panni di Matteo Carati, fratello di Nicola interpretato da Luigi Lo Cascio. Nella prossima stagione autunnale, Alessio Boni sarò protagonista della fiction “Di padre in figlio” con Cristiana Capotondi. Per la regia di Riccardo Milani, la fiction consisterà in quattro puntate di 100 minuti ciascuna. La storia è ambientata a Bassano Del Grappa e vede protagonista una famiglia proprietaria di un’azienda per la produzione di grappa. La storia della famiglia si intreccia con i grandi mutamenti sociali dell’Italia nel corso di 40 anni di storia. Ricordiamo che l’ultima fiction che ha visto protagonista Alessio Boni è stata “Il ritorno di Ulisse”, andata in onda lo scorso anno su Rai 1, nella quale l’attore interpretava l’eroe omerico. LA MEGLIO GIOVENTÙ, PARLA IL REGISTA MARCO TULLIO GIORDANA – Da stasera su Rai 3 va in onda la seconda puntata de “La Meglio Gioventù”, la fiction diretta da Marco Tullio Giordana. I protagonisti della storia sono i fratelli Nicola e Matteo Carati, interpretati rispettivamente da Luigi Lo Casio e Alessio Boni. In occasione della presentazione ufficiale del suo lavoro nel 2003, il regista aveva spiegato le dinamiche che muovono i due fratelli: “Nicola e Matteo hanno uno stesso background famigliare, la stessa formazione, stessi studi e amicizie, eppure non si potrebbe immaginarli più diversi. C’è qualcosa dentro di loro che fa rima: una stessa sensibilità, un simile amore per la cultura. In Matteo questa sensibilità assume valenze patologiche, gli impedisce di crescere, Nicola, riesce invece a dominare i propri fantasmi, li elabora. Anche se inciampa pure lui nella disillusione, non ne rimane in ostaggio, cerca di trasformarla in esperienza”, si leggeva nella cartella stampa. Marco Tullio Giordana aveva rivelato di immedesimarsi con entrambi i fratelli: “Sono stato un ragazzo tormentato, negativo, quasi suicidale, come Matteo, così come sono stato volitivo, sognatore e allegro come Nicola”. 



Questa sera, martedì 19 luglio 2016, alle 21.10 su Rai 3 va in onda il secondo appuntamento con “La Meglio Gioventù”, film del 2003 diretto da Marco Tullio Giordana. Il progetto di questa pellicola è piuttosto ambizioso: vuole raccontare la saga di una famiglia italiana nell’arco di quasi quarant’anni. A causa della sua lunghezza, la pellicola è stata divisa in quattro parti. Per quanto riguarda il cast, è proprio il caso di ricordare come alcuni dei nomi più importanti del panorama cinematografico italiano abbiano preso parte a questa produzione: Luigi Lo Cascio, Alessio Boni, Jasmine Trinca, Fabrizio Gifuni, Maya Sansa e Claudio Gioè sono solo alcuni degli attori che sarà possibile apprezzare.



Abbiamo lasciato i nostri protagonisti nella Firenze dell’alluvione: Nicola (Luigi Lo Cascio) aveva appena conosciuto l’affascinante Giulia (Sonia Bergamasco)  e se ne era perdutamente innamorato. I due da allora non si sono più separati: vivono a Torino dove Nicola ha deciso di specializzarsi in psichiatria. La coppia è molto attiva politicamente: specialmente Giulia non perde occasione per manifestare con passione le proprie idee. Durante un corteo, i manifestanti vengono caricati in modo molto aggressivo dalle forze dell’ordine (atteggiamento piuttosto frequente all’epoca): Giulia si spaventa molto e riesce a farsi aprire un portone per mettersi in salvo confessando di essere incinta. Nicola viene a sapere in questo modo che presto diventerà padre. Alla stessa manifestazione prende parte Matteo (Alessio Boni), il fratello di Nicola. Il giovane, però, è dall’altra parte della barricata: è un poliziotto. Proprio in quell’occasione, un suo collega viene aggredito dai manifestanti. Matteo reagirà in modo molto violento. Ovviamente la professione del giovane uomo e l’intransigenza politica della compagna di Nicola non rendono il clima familiare particolarmente armonico: i due sono sempre più spesso ai ferri corti. Questo provoca un primo allontanamento tra i due fratelli Carati. Presto Matteo verrà trasferito prima a Bologna e in seguito in Sicilia. La nascita della piccola Sara non allontana affatto Giulia dalla militanza politica: la donna si rivela sempre più pronta a gesti anche estremi pur di portare avanti le ragioni della lotta di classe. Nicola, invece, si lascia completamente assorbire dalla sua professione di psichiatra: la situazione all’interno dei manicomi, infatti, si rivela proprio in quel periodo per la sua inaccettabile e incivile disumanità. Le persone affette da turbe mentali, infatti, non venivano curate ma tormentate e maltrattate. A un processo, il nostro protagonista arriva a testimoniare contro un suo collega, un vero e proprio torturatore. Dopo la sentenza, Nicola si ritrova incaricato di aprire i manicomi piemontesi e di renderli una realtà maggiormente vivibile: qui ritrova Giorgia (Jasmine Trinca), la giovane problematica che lo aveva avvicinato allo studio della mente umana. Adriana (Adriana Asti), la madre dei fratelli Carati confessa a Nicola come suo padre Angelo (Andrea Tidona) stia morendo di cancro. La malattia è davvero un duro colpo da assorbire per tutta la famiglia. Nel frattempo a Palermo, Matteo incontra la bella Mirella (Maya Sansa), fotografa dilettante. Il poliziotto le dice di chiamarsi Nicola, come suo fratello.