L’omicidio di Yara Gambirasio in tv: oggi, martedì 19 luglio 2016, va in onda su Crime+Investigation (in esclusiva su Sky al canale 118) “Yara”, il documentario che ripercorre l’intera vicenda relativa alla morte della tredicenne di Brembate di Sopra, scomparsa il 26 novembre 2010 e ritrovata il 26 febbraio 2011 in un campo incolto del bergamasco. L’omicidio di Yara Gambirasio rappresenta uno dei casi di cronaca nera più complessi degli ultimi anni, per questo Florenza Sarzanini, giornalista del Corriere della Sera, ha analizzato ogni aspetto del caso.
Si è addentrandata nel cuore dell’investigazione e nel complicato puzzle, arrivando all’arresto di Giuseppe Bossetti e al processo che conduce alla condanna in primo grado alla pena dell’ergastolo. Nello speciale si parte dalle prime ore della scomparsa e vengono ripercorse tutte le tappe del caso: le indagini, il ritrovamento del corpo, l’arresto del sospettato, il processo e la sentenza finiscono nel mirino di Fiorenza Sarzanini con immagini di repertorio, accesso esclusivo ai laboratori del RIS di Parma, che hanno svolto le analisi del DNA, interviste a responsabili delle indagini, esperti scientifici e testimoni.
L’instant-doc “Yara”, prodotto da Stand By Me per A+E Networks Italy, diventa un’inchiesta nell’inchiesta: «La scelta di fare questo instant doc deriva dal fatto che l’indagine sul delitto di Yara Gambirasio non ha precedenti perché si tratta di un’indagine al contrario. Per la prima volta per arrivare al presunto assassino si è infatti partiti da un codice genetico e sono state effettuate decine di migliaia di analisi comparative fino a trovare quello che gli esperti chiamano il “match” vale a dire l’identità del Dna e dunque dell’uomo che aveva lasciato le proprie tracce sugli indumenti intimi della giovane vittima», ha dichiarato Fiorenza Sarzanini, raccontando la genesi di “Yara”. L’instan-doc è però per la cronista giudiziaria anche un omaggio alla famiglia Gambirasio, «che ha seguito in silenzio l’evoluzione dell’inchiesta e poi del processo, sino alla condanna al’’ergastolo di Massimo Bossetti».