Anche le grandi attrici fanno brutte figure. Maria Grazia Cucinotta era stata scelta come madrina di Alitalia e doveva tenere a battesimo il primo volo Roma-Pechino. Ma la sua missione si è conclusa in meno di 24 ore: il visto dell’attrice non era valido e così le è stato negato l’ingresso al controllo passaporti dell’aeroporto della capitale cinese. L’attrice faceva parte della delegazione del ministro deI Beni culturali Dario Franceschini ma al momento del controllo sembra che il suo nome non apparisse nella lista. Per evitare ulteriori disguidi la Cucinotta ha preferito rinunciare e risalire sull’Airbus 330 che l’aveva portata in Oriente. “Nessun problema, era già previsto che rientrassi subito perché sto girando un film e non potevo bloccare il set e poi dovevo raggiungere i miei in vacanza”, ha detto l’attrice, come riportato su TgCom24, minimizzando la vicenda che ha creato imbarazzo anche al ministro della Cultura Dario Franceschini. “Si apre un volo diretto Roma-Pechino che contribuirà di sicuro a far aumentare il turismo in Italia, si apre un desk cinema e cultura Italia a Beijing per portare la nostra cultura in Cina e creare la possibilità di coproduzione e scambi culturali e l’unica cosa che esce fuori è la notizia del mio visto. Lavoro in Cina da 10 anni e non ho mai avuto problemi”, ha aggiunto in tono risentito la Cucinotta. Lo spiacevole inconveniente ha fatto segnare a Maria Grazia Cucinotta un record: la partenza da Roma è stata lunedì 18 alle 14.30, l’arrivo a Pechino alle 6.20 del giorno dopo. Tolto il fuso orario sono circa dieci ore di volo. La ripartenza forzata è avvenuta alle 9.30 – tre ore dopo l’atterraggio – e il rientro in Italia è avvenuto alle 14.25 di martedì. Il tutto in meno di 24 ore.