Oggi, Giovedì 21 luglio 2016 alle ore 21,15 è in programmazione su Rai Movie la pellicola di genere drammatico Promised Land,per la regia di Gus Van Sant e con Matt Damon, John Krasinski, Rosemarie DeWitt e Hal Holbrook. Nel trailer della pellicola (clicca qui per vederlo) racconta la storia di un uomo di nome Steve che viene incaricato dall’azienda per cui lavora ad andare in una piccola cittadina alle prese con problemi economici allo scopo di convincere gli abitanti del luogo di permettere la perforazione del loro terreno in cambio di una piccola somma di denaro. Per Steve avrà inizio una dura battaglia con una rappresentante di un’associazione per la difesa ambientale con il quale ci sarà uno scontro anche per conquistare il cuore di una bella insegnante locale. Il film può essere visto anche in diretta streaming sul sito di Rai.tv, dove il servizio viene offerto gratuitamente cliccando qui.
Promised Land è il film che andrà in onda su Rai Movie oggi, giovedì 21 luglio 2016. Una pellicola del 2012 che è stata diretta da Gus Van Sant e la sceneggiatura è stata realizzata dagli stessi protagonisti, ovvero Mat Damon John krasinski. Una curiosità da sapere è quella riguardante la regia di questo film: inizialmente era stata affidata a Matt Damon, per cui questa pellicola lo avrebbe quindi rappresentato per la prima volta nelle vesti di regista. Alcune problematiche legate alle tempistiche della lavorazione del film impedirono all’attore di assumere il doppio ruolo e solo successivamente fu quindi chiamato Gus Van Sant.
È il film in onda su Rai Movie oggi, giovedì 21 luglio 2016. Serata dedicata al grande cinema con una delle ultime opere di Gus Van Sant, regista che ha ricevuto diversi riconoscimenti a Cannes e a cui si devono pellicole come “Will Haunting-Genio Ribelle”. Il film di stasera è del 2012 e ha come volto più noto quello di Matt Damon e John Krasinski. Ma ecco nel dettaglio la trama del film.
Il film si caratterizza per essere una denuncia contro il mondo delle multinazionali e i loro tentativi di manipolare l’opinione pubblica. Il volto principale delle vicende narrate è Steve Butler. Il giovane esercita una professione nel campo commerciale, quella di venditore alle dipendenze di una grande azienda attiva nel campo energetico. Le sue origini rurali (ha infatti trascorso tutta la propria giovinezza, fin dalla nascita, in campagna) lo fanno apparire agli occhi della Global, l’azienda per cui lavora, l’uomo giusto da inviare in una minuscola realtà agricola simbolo dell’America rurale, la piccola cittadina di McKinley. Lui e il collega che gli è stato affiancato hanno una missione molto importante, cercare di far venire meno le perplessità degli abitanti, i quali non vogliono che vengano avviate le trivellazioni alla ricerca di gas naturale. Non appena giunto nella piccola cittadina, il compito che si presenta a Steve appare molto semplice, perchè la crisi economica del 2012 che ha colpito gli Stati Uniti qui si è sentita e si continua a sentire in modo marcato. Tuttavia, dopo un inizio che sembra preludere ad una conclusione positiva del suo lavoro, arrivano le prime difficoltà. Queste si concretizzano principalmente in due persone, un legale e sostenitore della causa ambientale e un’insegnante di scuola elementare. Per quest’ultima, che si chiama Alice, comincerà ben presto a nutrire un sentimento d’amore, mentre con l’avvocato, che si chiama Dustin, i rapporti sono molto tesi, tuttavia proprio alla fine si rivela essere assai diverso da quel che sembrava al momento dell’incontro con Steve. Infatti svela all’uomo di non essere un avvocato, ma un operante nel settore energetico. Dustin spiega a Steve il suo piano, consistente nel voler instillare nella popolazione una più marcata e profonda coscienza ambientalista in merito ai problemi che l’estrazione di gas andrebbe a provocare, per poi far credere, attraverso perizie “comprate” dalla Global, come l’esistenza di questi rischi non fosse reale. Steve capisce quindi come l’azienda per cui lavora stia cercando di manipolare le menti di tante persone appartenenti alla classe media, per arrivare ad un totale controllo dell’opinione pubblica, plasmabile a proprio piacimento per i propri personali scopi di lucro. Steve ha quindi una vera e propria crisi di coscienza, perchè non si sente in grado di perpetrare questo atroce inganno a discapito della cittadinanza, quindi decide di confessare tutto ad Alice e agli altri abitanti del piccolo centro rurale e di portare allo scoperto quella che è la macchinazione messa in atto dalla Global. Ovviamente dopo questa decisione la sua vita muta radicalmente, si vede costretto a dimettersi e perde anche molti dei rapporti personali che aveva instaurato nel corso del tempo trascorso alla Global. Tuttavia scopre dentro di se una vera coscienza ambientalista e alla fine decide di rimanere nella piccola cittadina, per cercare di fermare la grande multinazionale e per riscoprire cosa voglia dire davvero vivere.