) Tra gli artisti in scena oggi al Coca Cola Summer Festival ci sarà anche Samuele Bersani. Nato il primo giorno di ottobre di 46 anni fa a Rimini fa da un padre musicista e una madre da cui raccoglie l’interesse per cinema e poesia, Samuele Bersani comincia prestissimo a interessarsi alla musica e a cantare. Le prime esperienze sono come tastierista in diversi gruppi che fonda e lascia poco tempo dopo. La sua strada è quella del cantautore. Il suo approdo ufficiale nel mondo della musica avviene nel 1991, in modo particolare: nel corso del tour di Lucio Dalla ha cinque minuti in cui canta, accompagnandosi solo con il pianoforte, una canzone da lui composta dal titolo “Il mostro”, vero e proprio inno alla diversità. Un anno dopo arriva il debutto vero e proprio con il disco “C’hanno preso tutto”. Dopo aver scritto anche per Fiorella Mannoia arriva il secondo album. Il titolo di questo lavoro è “Freak”.
Il riscontro del pubblico è notevole, grazie a pezzi come quella da cui è tratto il titolo del disco e a “Spaccacuore”. Sono poco meno di 150 mila le copie vendute. Due anni dopo è la volta del terzo disco, per cui il cantautore sceglie un titolo minimale, ovvero il suo nome e cognome. All’interno di questo lavoro troviamo “Giudizi Universali”, canzone che oggi è considerata pietra miliare nel panorama cantautoriale italiano e che l’anno successivo gli vale il Premio Lumezia. Sempre nel 1998 lo troviamo nella colonna sonora della trasposizione su “grande schermo” de “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare” e autore di testi per Ornella Vanoni.
Arriva l’anno 2000 e l’esordio a Sanremo con “Replay”. Questa canzone gli vale il premio della critica ed è anche l’apripista del quarto album di inediti, il cui titolo è “L’Oroscopo Speciale”. Il 2000 è anno fecondo, perché si mette al lavoro anche sulla colonna sonora di “Chiedimi se sono felice”, di cui alla fine curerà tutta la parte musicale. Il suo quarto disco gli vale anche la prestigiosa “Targa Tenco”. Questo premio certifica il suo disco come il migliore di quella annata.
Nel 2002 collabora al nuovo disco di Mina e fa arrivare nei negozi il primo “bilancio” della sua vita artistica. La raccolta, che si intitola “Che Vita! Il meglio di Samuele Bersani”, si va ad arricchire anche per la presenza di tre inediti nei quali c’è lo zampino, tra gli altri, di Pacifico e di Roy Paci. L’anno dopo arriva “Caramella Smog”. Questo è un lavoro di ennesima svolta nel sound e nei testi. Sono addirittura due le “Targhe Tenco” che gli vengono assegnate: una nuovamente per il miglior album e una per la miglior canzone. Arriva il 2006 e con esso “L’Aldiquà”. Questo nuovo lavoro è pieno di spunti di interesse, a cominciare dal fatto che al suo interno vi è la prima canzone scritta, arrangiata e subito messa a disposizione su Internet. Questo disco contiene anche una canzone scritta in ricordo di Enzo Baldoni e che gli vale un encomio da parte di Amnesty International. In questi anni appare poco sul piccolo schermo, preferendo la dimensione dei concerti. Nel 2009 esce “Manifesto Abusivo” e partecipa ad una puntata speciale di “Che tempo che fa” dedicata a De Andrè.
Negli ultimi anni si è impegnato in diverse iniziative benefiche e prestato la sua voce per concerti gratuiti come quello del 1 maggio. Nel 2013 arriva “En e Xana”, canzone che è il primo assaggio di quel che sarà il suo ottavo disco, il cui titolo è “Nuvola numero nove”. Il disco si installa direttamente al primo posto dopo pochi giorni nei negozi. Nel 2015 suona in occasione di Expo e da questa esperienza nasce un disco live appena uscito.