Impossibile non toccare anche il mondo della Formula 1 nella lunga intervista che Flavio Briatore ha concesso a Candida Morvillo sulle pagine de Il Corriere della Sera: l’imprenditore ha raccontato di essersi divertito molto, vincendo ben sette campionati del mondo. “Ma prima di lavorarci, neanche la guardavo” ha anche confessato. Il discorso si è spostato sul grande campione Michael Schumacher, rimasto vittima di un incidente sugli sci nel dicembre del 2013: quando gli è stato chiesto so fosse andato a trovarlo, Briatore ha spiegato “No, preferisco ricordarlo com’era: i momento che rideva, le vittorie, tutto. Avviamo fatto cinque anni spettacolari. Abbiamo vinto tre mondiali”. L’ex tema manager ha anche ricordato il momento in cui si accorse del suo talento: “Se hai la fortuna di vedere uno così per primo, te ne accorgi subito. E noi eravamo un team povero e disperato, non potevamo permetterci campioni già fatti. Fu lo stesso anche con Fernando Alonso”.
Nell’intervista esclusiva che Flavio Briatore ha rilasciato di recente a Il Corriere della Sera si è toccato anche un tema di cui, in passato, i giornali di gossip avevano discusso eccome, ponendosi interrogativi su interrogativi: l’ex manager di Formula 1 ha ribadito di non essersi mai sottoposto a chirurgia estetica. “Appena, appena” ha spiegato riferendosi al cambiamento subito dal suo volto “ma non è chirurgia. Mi hanno messo un filo sul contorno viso, come una fascia da tennista sottopelle. Non ho neanche una cicatrice. È medicina estetica”. Flavio Briatore ha anche sottolineato di aver perso 15 chili seguendo la dieta del Dottor Lemme: “… Lemme mi ha dato una dieta, l’ho seguita e ho perso 15 chili. Poi lui è andato in tv da Barbara D’Urso e ci ha marciato parecchio”. Dopo il botta e risposta con Luciana Littizzetto e le dichiarazioni di Elisabetta Gregoriani a Chi, la questione può dirsi finalmente conclusa…
Nella lunga intervista che Flavio Briatore ha concesso a Candida Morvillo sulle pagine de Il Corriere della Sera, l’ex manager di Formula 1 ha raccontato anche di Donald Trump, attuale candidato alle elezioni presidenziali in America: quando ha dovuto ipotizzare quale potrebbe essere un normalissimo momento passato insieme all’amico, ha spiegato che li immagina “Io e lui nel suo studio di New York che parliamo di tutto: di politica, di Formula Uno… Ridiamo, telefoniamo a Bernie Ecclestone. Io ho mal di schiena. Donald prende una sedia e mi fa stendere le gambe”. Flavio Briatore ha specificato di conoscere Trump dai primi anni ’90, “…Fu per caso, a New York. Da allora ci vediamo ogni volta che torno in America…”. Per quanto riguarda la candidatura alle elezioni, l’ex manager della Formula 1 ha cercato di spiegare quale sia la sua forza: “Perchè parla alla pancia. La gente non ne può più dei politici professionisti e Donald ha toccato corde sensibili tipo l’invasione di massa dei messicani, il terrorismo. E in lui gli elettori possono identificarsi: ha fatto bene, ha fatto male, ha fatto fortuna, ha fatto fallimento”.
La politica, la chirurgia plastica e la vita privata. Flavio Briatore ha rilasciato una lunga intervista a Candida Morvillo de Il Corriere della Sera, nella quale ha toccato temi differenti fino a raccontare dettagli inediti della sua vita privata. L’ex manager di Formula 1, si è espresso sulla politica del Governo Renzi, sulla sua amicizia con Donald Trump, sul tumore al rene e sul ritocco estetico, frutto, a quanto sembra, di una fascia sottopelle capace di sostenere i tessuti del viso. Flavio Briatore, inoltre, ha raccontato particolari inediti sulla sua paternità e, parlando di Nathan Falco (il figlio avuto da Elisabetta Gregoraci), ha detto quanto segue: “È nato quando ho avuto l’età giusta per godermelo, prima ero troppo assorbito dal lavoro. Ora posso seguirlo ed è un bene perché è un piccolo boss: appena ti giri vuole comandare lui”. Briatore parla anche del suo rapporto con Leni, la figlia avuta dalla relazione con Heidi Klum: “Ora è la figlia di suo marito Seal. È la mia figlia naturale ma noi tre abbiamo serenamente convenuto che aveva più senso che la adottasse lui, perché un bambino deve crescere in una famiglia. Però la frequento e io, Seal e Heidi abbiamo un rapporto eccezionale. È difficile sentire la mancanza di un figlio che non hai vissuto. E so che non è una figlia abbandonata. Leni è la famiglia di Seal, Nathan la mia”.