Domani uscirà nelle sale l’atteso remake di Ghostbusters con Melissa McCarty a capo della squadra di acchiappafantasmi. Prima di addentrarci in qualche spoiler del film è bene ricordare l’originale del 1984 svelando anche alcuni retroscena che vi faranno comprendere quanto l’operazione del regista Paul Feig di emulare il primo film sulla carta sia dura.



Come ha detto recentemente lo stesso Feig, infatti, i protagonisti del primo film erano gli attori più simpatici su piazza, primo tra tutti Bill Murray nei panni di Peter Venkman.  La storia originale vede Peter, insieme ai suoi amici studiosi del paranormale, aprire un’agenzia di acchiappafantasmi, che avrà sede in una ex caserma dei pompieri. Pian piano i giovani amici si fanno notare e acquistano fama catturando i molti fantasmi che infestano la città di New York fino ad arrivare allo scontro finale con il semidio Gozer, fatto arrivare tramite un varco spazio-temporale, attivato da due suoi seguaci fantasmi che si erano impossessati dei corpi di Dana e Louis, due dei clienti dei Ghostbusters. Lo scontro finale vedrà quindi da un lato i Ghostbusters e dall’altro il terribile Gozer che si presenterà sotto forma di un gigantesco Marshmallow Man alto come un palazzo. Questo scontro ha tratti epici-comici e ha regalato alcune scene che sono rimaste nella storia del cinema.



Il film in realtà fu un successo prima ancora di uscire grazie alla trovata geniale del regista Ivan Reimit di trasformare la pubblicità che i Ghostbusters fanno nel film per procurarsi i primi clienti nel trailer dello stesso film. La pubblicità aveva anche un numero di telefono che ricevette il numero incredibile di 1000 telefonare all’ora 24 ore su 24 per 6 settimane di fila; come segreteria c’era la voce dello stesso Murray che diceva che non poteva rispondere perché era fuori a catturar fantasmi.

Il nuovo film vedrà invece una squadra di Ghostbusters al femminile e, nonostante rispetti nei tratti essenziali la trama del primo film, contiene diversi aspetti originali, sia legati ai fatti narrati che alla rappresentazione scenica. Ad esempio, gli effetti speciali presenti durante tutta la pellicola sono straordinari e contengono anche degli accorgimenti tecnici particolarmente innovativi, mentre il primo film aveva degli effetti speciali tutto sommato spartani dovuto al budget limitato. Un elemento che gli aficionados dell’originale ritroveranno con piacere in questo reboot sarà invece la storica Ecto 1, la macchina degli acchiappafantasmi, che però si è “spenta” proprio durante le riprese di quest’ultimo.



Ci sono altre innovazioni che il film di Feig porta con sé e che indicano che gli anni sono trascorsi: ad esempio il segretario della squadra è un biondo carino ma stupido. In definitiva il tentativo di questo film è rileggere il capolavoro originale senza stravolgerlo ma attualizzandolo ai giorni nostri.

Non mi è concesso rivelar di più, ma il suggerimento che sento di dare è quello di rivedere l’originale prima del remake, perché solo così si potrà rispondere alla sfida lanciata da Paul, cioè girare un film che faccia ridere come ha fatto ridere il primo da 30 anni a questa parte.