Rete 4 proporrà alle ore 21.15 di oggi, mercoledì 27 luglio 2016, il film Spaghetti a mezzanotte. La pellicola risale al 1981 ed è una commedia all’italiana, diretta da Sergio Martino. Tra i personaggi di spicco, vanno segnalati Lino Banfi, Barbara Bouchet, Teo Teocoli, Pippo Santonastaso ed Alida Chelli. Il trailer propone una vicenda ricca di equivoci, con il protagonista che tradisce regolarmente sua moglie e viene a sua volta tradito dalla stessa. Il film potrà essere visto anche in diretta streaming sul sito di Mediaset effettuando il login qui.
Spaghetti a mezzanotte è il film che andrà su Rete 4 oggi, mercoledì 27 luglio 2016. La pellicola è uscita nelle sale nel febbraio del 1981 per la regia di Sergio Martino che si è occupato anche della sceneggiatura su un soggetto di Laura Toscano e Franco Marotta. Il film è stato girato in Italia e della produzione si è occupato Luigi Borghese, mentre la scenografia è stata ideata da Adriana Bellone. La durata della pellicola nella sua versione integrale è pari a 91 minuti.
È il film in onda su Rete 4 oggi, mercoledì 27 luglio 2016 alle ore 21.15. Una serata all’insegna della risata con Lino Banfi e di un suo film di inizio anni ’80. La pellicola scelta per questa sera è “Spaghetti a Mezzanotte”, commedia ironica e divertente datata 1981 e che alla regia vede Sergio Martino. Il cast è completato da Daniele Vargas e Teo Teocoli. Ma ecco nel dettaglio la trama del film.
Il protagonista della storia è un avvocato, di nome Savino Lagrasta e che vive con due pensieri fissi in testa che scandiscono tutte le sue giornate, il primo è quello degli inutili regimi alimentari a cui lo sottopone Celeste, la sua avvenente consorte che vorrebbe vederlo dimagrire, mentre il secondo è la relazione clandestina che ha intrecciato da tempo con un’altra donna. Il suo nome è Zelmira e gli incontri con lei avvengono quotidianamente, poco prima dell’inizio della sua giornata lavorativa in tribunale. Quello che però Savino non sa è che anche la moglie ha una relazione extraconiugale, l’amante di lei è un architetto che ama definirsi “post-moderno”. Venuto a conoscenza della relazione extraconiugale della moglie, Savino decide di rivolgersi ad un boss mafioso che vive e opera nella provincia di Asti e da lui conosciuto nel corso del proprio lavoro da avvocato. Una volta contattato il boss gli chiede di dargli una mano per uccidere la moglie e l’amante. Ignara di tutto, la moglie è intenta ad organizzare la festa di compleanno del marito. La location scelta è una magione progettata dal proprio amante. Poco prima che gli invitati comincino ad arrivare, il sicario del boss entra nella villa con l’ordine di uccidere i due amanti. Tuttavia si verifica uno scambio di persona, perchè ritiene erroneamente che Savino sia l’amante e non il marito della donna, motivo per cui cerca di ucciderlo. Savino però riesce a salvarsi e uccide il sicario con un colpo di pistola. A questo punto comincia una serie di tentativi, uno più maldestro dell’altro, di far sparire il cadavere del sicario. Dapprima lo adagia sul bidet, ma ben presto si rende conto che questa soluzione non è per nulla quella ottimale. Infatti uno degli invitati, che come se non bastasse lavora come giornalista di cronaca nera in un giornale, si insospettisce. Per evitare guai finisce prima per celarlo nella vasca da bagno colma di schiuma e poi lo infila dentro un armadio, arrivando a far credere di essere omosessuale pur di non far scoprire il delitto commesso ad un giudice ospite della festa. Alla fine prima lo riporta in bagno e quindi lo cela dietro delle statue. Quindi, approfittando del fatto che il giornalista di cronaca nera è poco lucido a causa dei tanti alcolici che ha bevuto, gli fa credere che il corpo del killer sia una cassapanca e riesce alla fine a trasportarlo in cantina. Attende quindi la mezzanotte e mentre la moglie fa servire agli invitati degli spaghetti con panna e tartufi, seppellisce il corpo del killer. Tuttavia nella fretta, anche Cesarino, ovvero il giornalista, finisce sepolto senza accorgersi di nulla perchè troppo ubriaco. Ma proprio quando sembra che Savino sia riuscito a scamparla, ecco arrivare la doccia fredda, arriva infatti la polizia, la quale è stata già messa al corrente del fatto che all’interno della villa è stato commesso un delitto. Le forze dell’ordine mettono a soqquadro l’esterno e l’interno della villa e non passa molto tempo prima che riescano a trovare il cadavere appena seppellito in cantina. A questo punto Savino si convince che sia solo questione di minuti prima che per lui scattino le manette e una pesante accusa con cui fare i conti. Tuttavia viene messo al corrente che il sicario in realtà è stato freddato dalla mafia stessa. Nonostante questo, Savino ha ben poco di cui rallegrarsi, perchè la moglie gli comunica l’intenzione di lasciarlo e di andarsene con l’amante. A questo punto l’uomo decide di farla finita e per raggiungere lo scopo decide di ingozzarsi di tutti quei cibi che la moglie gli ha sempre negato.