Appena 3 giorni fa Luca Barbareschi, noto attore e regista, ma anche direttore artistico e produttore, ha compiuto 60 anni. Una data importante per l’artista di successo, soprattutto perché come ha rivelato a Il Fatto Quotidiano, “ero convinto che a quest’età non sarei mai arrivato”. Una nota triste che tuttavia lo ha sempre richiamato verso la morte del padre, avvenuta appunto agli stessi anni che Luca Barbareschi ha ora, un dolore che ha superato solo dopo diverso tempo. Una lunga intervista quella del professionista, fatta di tante parole, spesso ricercate, che denotano una cultura non ostentata, ma viva, piena di parole che fanno parte della sua dialettica quotidiana. Dagli amori agli eccessi, così Luca Barbareschi fra le pieghe di una droga troppo facile da reperire ed un mondo dello spettacolo che parla inevitabilmente di Silvio Berlusconi, sgancia una bomba difficile da non notare e muta anche modo di parlare, conforme a quanto sta raccontando. Si parla di Naomi Campbell e della loro avventura di anni imprecisati. L’aneddoto riguarda la sua regia di Something Good, del 2013, e del rifiuto di Barbera che subito ha provveduto a contestare. I toni si accendono e Luca Barbareschi non transige di essere stato scartato alla Biennale per via di una fantomatica “amicizia nei confronti degli autori”. E’ qui che l’artista si inalbera e sottolinea a Barbera come negli anni in cui ancora si trastullava a Torino, lui invece andava a letto con Naomi Campbell. La panterona delle passerelle, un sogno irraggiungibile per molti e realtà per il professionista, per quell’uomo che guadagnava miliardi e stava stretto gomito a gomito con Lou Reed in quel di Kansas City. “Non voglio essere tuo amico”, ha specificato all’ora il regista, in un Luca Barbareschi contro Barbera che richiama un sapore antico di quell’epica che per Luca è ormai andata perduta.