Avere vent’anni è un film italiano del 1978 diretto da Fernando di Leo che andrà in onda oggi, 18 agosto 2016, nella seconda serata di Cielo. La pellicola è stata prodotta dalla International Daunia Film, casa che si è avvalsa della collaborazione di Vittorio Squillante come produttore esecutivo. Sceneggiatura e soggetto a cura dello stesso regista, per un lavoro che alla sua uscita ha attirato moltissime critiche da parte del cattolicesimo italiano e non solo. Le interpreti, entrambi femminili, sono Gloria Guida e Lilli Carati, attrici che nei mesi successivi all’uscita nelle sale cinematografiche italiane godettero di una buona fortuna, soprattutto per la loro innegabile bellezza. Il film non è una prima televisiva, essendo stato più volte programmato nei palinsesti italiani, esso è da ascriversi al genere drammatico a sfondo erotico.



La storia si incentra su due belle ragazze, Lia e Tina, le quali nel pieno della contestazione legata alla fine degli anni sessanta, decidono di cavalcare l’emancipazione femminile. Le due si conoscono per caso su una spiaggia durante una festa hippy, il loro modo di agire non esclude l’amore lesbico, ne tanto meno l’utilizzo di droghe leggere. La loro amicizia si cementa a tal punto che decidono di effettuare un viaggio assieme, in cerca di quell’avventura che era la stella polare per molte giovani di quel periodo. L’abitudine di allora era soprattutto in mancanza di sostegno economico, di affidarsi al cosiddetto viaggio di fortuna, tramite l’autostop. L’intento delle due donne è quello di raggiungere un centro di aggregazione giovanile romano gestito da Michele Palumbo (interpretato ottimamente da Vittorio Capriati), centro che permette la permanenza libertina, di chiunque condivide i valori di libertà mentale e sessuale proprie di quel periodo. Qui giunte le due donne si ritrovano coinvolti in affari poco puliti, affari che vedono ad un certo punto l’interventoin forze della polizia. Le due vengono accusato di aver portato al centro delle droghe, e di fatto vengono rispedite ai loro luoghi di origine. Non avendo soldi Lia e Tina optano per l’ennesimo autostop, la loro avventura finisce però tragicamente allorquando decidono di pernottare in una locanda isolata. Qui vengono messe sott’occhi da una banda di malfattori, che prima le deruba, poi le violenta ripetutamente, e infine le uccide brutalmente.

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