Brubaker è il film che andrà in onda su La7 oggi, martedì 2 agosto 2016. Questa pellicola dal genere thriller e drammatico è stata tratta da ?Accomplices to the Crime: The Arkansas Prison Scandal?, il libro scritto da Thomas O. Murton. In esso, l’autore racconta del suo tentativo di riformare dall’interno la difficile realtà carceraria degli Stati Uniti. Il film è stato girato tredici anni dopo le vicende raccontate da Murton nel 1980 sotto la regia di Stuart Rosenberg con l’interpretazione del ruolo principale di Robert Redford. Il soggetto cinematografico e la sceneggiatura sono state realizzate da W:D: Richter mentre il montaggio è stato effettuato da Robert Brown, gli effetti speciali sono stati effettuati da Al Wright Jr e le musiche che compongono la colonna sonora del film sono state scritte da Lalo Schifrin  con la scenografia di John Franco Jr., i costumi di scena portano la firma di Tom Bronson e Bernie Pollack. La durata del film nella sua versione integrale è pari a 132 minuti. 



Brubaker è il film in onda su La7 oggi, martedì 2 agosto 2016 alle ore 14.20. Una pellicola drammatica del 1980, ispirata ad una storia realmente accaduta in un carcere dell’Arkansass. L’autore di questo film è Stuart Rosenberg, noto regista newyorchese di famosi titoli tra cui: Nick Mano Fredda, La nave dei dannati, Amityville Horror e Tiro incrociato. Per quanto riguarda il cast, gli attori che prendono parte a Brubaker sono volti noti al grande pubblico come: Robert Redford che è il protagonista assoluto di questa impegnata produzione. Al suo fianco recitano Yaphet Kotto, Jane Alexander, Murray Hamilton, Joe Spinell, David Keith, Everett McGill, Morgan Freeman, Matt Clark e Tim McIntire. Ma ecco nel dettaglio la trama del film.



Il film è ambientato nel 1969, all’interno della Prigione di Stato di Wakefield, località dell’Arkansas. Henry Brubaker (Robert Redford) è un criminologo statunitense convinto dell’urgenza di riformare la dura realtà delle carceri del Paese. Troppo spesso, infatti, la vita della prigione si rivela per essere priva di umanità, di giustizia, di comprensione. Proprio a lui viene affidato il compito in cercare di rendere il penitenziario di Wakefield un posto più giusto dove trascorrere la pena e dove poter sperimentare redenzione e riabilitazione. Per rendersi conto delle reali condizioni di vita dei detenuti, Brubaker decide di fingersi inizialmente un condannato come gli altri, in questo modo spera di ottenere la reale percezione di eventuali abusi che gli ospiti del carcere devono subire in modo costante. La prigione si rivela per loro un vero e proprio inferno in terra, come se non fosse sufficiente dover trascorrere anni in una situazione di costrizione fisica, i detenuti vengono sottoposti a indicibili violenze fisiche e psichiche. Ciliegina sulla torta, vengono sfruttati da industriali e commercianti del luogo per ottenere manodopera a basso costo. Alla fine del suo periodo di osservazione, Brubaker comunica ai dipendenti del carcere ed alla cittadinanza che le cose devono cambiare in modo radicale, i detenuti devono pagare il loro debito con la giustizia, ma non devono essere seviziati in un istituto penitenziario statale. I diritti umani non devono essere calpestati per nessuna ragione. Ovviamente, la sua missione riformatrice gli mette tutti contro, l’amministrazione carceraria teme che la situazione nel penitenziario sfugga al controllo delle autorità; la cittadinanza ha paura, invece, di perdere uno dei suoi motivi di sostentamento. Persino gli ospiti della prigione guardano con sospetto al nuovo direttore del carcere: non si fidano di lui e sono convinti che non stia operando per il loro bene. L’orrore di Brubaker, però è destinato a crescere in modo ancora maggiore quando scopre l’esistenza di una fossa comune dove i detenuti, morti in modo misterioso all’interno del carcere, vengono fatti sparire per non sollevare un polverone. Il criminologo non accetta di mettere a tacere la faccenda, come gli viene consigliato ripetutamente dagli attori più disparati di questa spinosa faccenda, desidera che l’opinione pubblica nazionale venga a conoscenza delle nefandezze che stanno avendo luogo all’interno del penitenziario di Wakefield. Ovviamente gli interessi in gioco sono troppo ingenti perché Brubaker venga lasciato agire impunemente, viene licenziato in modo repentino. L’idealista direttore deve lasciare il carcere e la sua missione il prima possibile. Probabilmente non ha cambiato radicalmente le condizioni di vita dei detenuti, ma sicuramente ha dato loro la speranza che prima o dopo le cose possano cambiare.

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