Questa sera, martedì 30 agosto, va in onda alle ore 21,15 su Rai 5 il film biografico, Hannah Arendt, diretto dalla regista Margarethe Von Trotta e prodotto da Bettina Brokemper. Una pellicola del 2012 della durata di 1 ora e 53 minuti e con la partecipazione nel cast di Barbara Sukowa, Axel Milberg, Freiderike Becht, Janet McTeer, Klaus Pohl, Michael Degen e Julia Jentsch.
Il film racconta le vicende della vita quotidiana della famosa filosofa di origini ebraico – tedesche, Hannah Arendt. Durante il periodo nazista con il potere in Germania nelle mani di Hitler, Hannah si ritrovava a fare i conti con l’inspiegabile intolleranza molto violenta verso la razza ebrea. Lei insieme al proprio marito, era costantemente in pericolo di vita, a causa delle deportazioni che avvenivano in maniera sempre più frequente con milioni di ebrei caricati su treni e furgoncini alla volta dei drammatici campi di concentramento. Nel 1940 Hannah, conosce un giornalista americano inviato dal quotidiano per il quale lavorava nel Paese Tedesco. L’uomo darà una grossa mano sia a lei che al marito, permettendo loro di scappare trovando asilo politico negli Stati Uniti. Dopo un avventuroso e pericolo viaggio, una volta arrivata finalmente negli Stati Uniti, la donna inizierà a riprendere in mano la propria vita e la propria serenità. Incomincerà a poco a poco a ricostruirsi una vita accanto al marito con la nascita del loro primo figlio. Inoltre Hannah riprenderà a coltivare la sua grande passione per la scrittura riuscendo anche a trovare lavoro come giornalista in uno dei giornali più famosi della città di New York. Sembra essere tornato il sereno nella vita della donna avendo scongiurato la pesante preoccupazione rappresentata dal nazismo. Passano diversi anni con la guerra che finalmente arriva alla propria conclusione e con Hitler e i suoi ideali definitivamente sconfitti. Un giorno ad Hannah verrà offerto un compito che avrebbe a che fare in qualche modo con il proprio passato, ovvero quello di essere l’inviata speciale per la propria testata giornalistica in Israele e seguire da vicino i processi di guerra a discapito degli ufficiali tedeschi. La donna accetterà l’incarico non immaginando quanto la cosa la riporterà al proprio passato doloroso e drammatico. Un’esperienza molto forte che la porterà alla decisone di scrivere un libro sulla propria vita, dove racconterà proprio tutto, di una guerra ingiustificata, la più sanguinosa mai esistita, che aveva sancito lo sterminio di un’intera razza umana, in maniera insensata, violenta e assurda.