Il caso di Emanuela Orlandi continua ad occupare un posto importante nella cronaca italiana di questi giorni. Si è discusso a lungo di una registrazione, diffusa da Chi l’ha visto la settimana scorsa, inviata alla famiglia della ragazza romana qualche giorno dopo la scomparsa. I minuti, agghiaccianti per molti telespettatori, sono fatti di urla e parole sconnesse, molto confuse. Per gli inquirenti all’epoca era chiaro che si trattasse di uno spezzone di un film porno, ma l’audio, controllato dai servizi segreti, è stato restituito con dei tagli. Sono mancanti infatti le voci maschili e ci si chiede il perché. Questa sera Chi l’ha visto tornerà a parlare del caso, ospitando in studio il fratello di Emanuela Orlandi. Sull’intera vicenda si è espresso anche il giornalista Fabrizio Peronaci, tramite il gruppo Facebook Giornalismo investigativo by Fabrizio Peronaci. In diversi post il professionista cita il film che presto verrà diffuso sulla Orlandi ed aggiunge anche che di fare un confronto fra la voce di Marco Accetti ed una che si sente nell’audio. La voce, scrive, “lancia un urlo prolungato pronunciando la parola “amore” (o qualcosa di simile)” e si trova al minuto 1’15”. Secondo il giornalista la voce femminile presente non sarebbe inoltre quella di Emanuela Orlandi, ma si tratta di una sorta di messaggio diretto ai vertici della Chiesa, la minaccia di rendere noti alcuni segreti oscuri. 



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