La prima puntata di Che Fuori Tempo Che Fa di domenica 25 settembre esordisce con un’edizione lunga, che si protrarrà fino alle 22.45 e che avrà tra gli ospiti quello che si può definire il nonno d’Italia: Lino Banfi. L’attore pugliese, con il suo personaggio di nonno Libero nella celeberrima fiction Un medico in Famiglia, viene ormai identificato da tutti con il grintoso e paziente nonno dei pargoli di casa Martini, ormai divenuti adulti, ma sempre bisognosi di consigli e di comprensione. Nonostante Lino Banfi sia divenuto solo nell’ultimo decennio un personaggio nazional/popolare, la sua carriera è però lunghissima e lo ha visto cimentarsi nel ruolo di cabarettista, comico, attore, doppiatore, sceneggiatore e persino scrittore con alcune pubblicazioni tra il serio e il faceto. Pasquale Zagaria è nato ad Andria, in Puglia, nel 1936 e a 18 anni si trasferì a Milano per esordire nel mondo dello spettacolo con il nome d’arte di Lino Zaga, mutato poi in Lino Banfi su suggerimento di Totò, così ama raccontare l’attore. Gli inizi furono davvero difficili e durante il corso degli anni Cinquanta si esibì come comico di varietà proponendo sketch in pugliese, prima a Milano e, in seguito, a Roma. Occorsero però dieci anni prima del debutto in televisione, era infatti il 1964 quando, a fianco del Quartetto Cetra, ebbe modo di recitare e cantare ne La Biblioteca di Studio Uno, il successo però era ancora lontano e, seppure avesse esordito anche nel cinema, dovette accontentarsi di piccoli ruoli da caratterista. Nei Settanta poi, finalmente, la svolta con il film “Il Brigadiere Pasquale Zagaria ama la mamma e la polizia” con il suo primo ruolo da protagonista. Era il 1973 e finalmente era arrivato il successo, certo i film in cui si ritrovò a recitare erano quelli che oggi potremmo definire B-movie, commediole sexy accanto a bombe sexy come Nadia Cassini, Gloria Guida e soprattutto Edwige Fenech, ma oggi quelle pellicole dalla trama esile sono divenute dei veri e propri cult. Negli anni Ottanta il genere sexy/comico sparì e Lino Banfi passò alle commedie di cassetta, film che lo hanno visto recitare accanto a Boldi, Montesano, Villaggio, Pozzetto in “I pompieri”, “Scuola di ladri”, “Grandi magazzini”, tanto per citare alcuni titoli, ma una delle sue pellicole più note resta “L’allenatore nel pallone”, dove interpreta il suo personaggio più noto, Oronzo Canà, ritornato poi sul grande schermo nel 2008 con il sequel. Sul finire degli anni Ottanta, Banfi passò definitivamente alla tv, dapprima con alcune conduzioni e poi, dal 1988, alla fiction debuttando ne Il Vigile, accanto alla figlia Rosanna. Da allora, sono decine i lavori interpretati dall’attore pugliese, ma è stato Un Medico in Famiglia, serie nata nel 1998, a dargli finalmente la fama e a farlo considerare da tutti un vero attore e non solo un bravo caratterista. 



Dopo la sua dichiarazione choc di alcuni mesi fa in cui dichiarava di aver pensato più volte al suicidio, Lino Banfi ha festeggiato serenamente il suo ottantesimo compleanno a luglio e ha rivelato anche di avere un rapporto speciale con il papa emerito Benedetto XVI. D’altra parte l’attore pugliese ha abituato il suo pubblico alle rivelazioni choc, già anni fa aveva commosso gli italiani il suo racconto di padre che si trovava di fronte al cancro della figlia, ora fortunatamente guarita.

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