Michael Phelps in Italia: oggi il celebre nuotatore sarà ospite della prima puntata di Che Tempo Che fa, il programma in onda su Raitre condotto da Fabio Fazio. La carriera di Phelps prima delle Olimpiadi di Rio 2016 poteva essere considerata come una parabola: dopo il successo il declino e la decisione di ritirarsi, ma poi ha superato la fase di smarrimento ed è tornato più forte di prima, riuscendo a superarsi. Il nuotatore statunitense, dunque, racconterà la sua storia nello studio di Fabio Fazio, partendo probabilmente dai successi ai Giochi di Rio, dove è diventato il primo nuotatore americano di sesso maschile a partecipare a cinque diverse edizioni. Michael Phelps ha lasciato il Brasile con un ricco bottino: 5 medaglie d’oro e una d’argento, entrando nella leggenda. E’ diventato anche il nuotatore già anziano ad aver vinto una medaglia d’oro olimpica in una gara individuale, oltre ad essere l’atleta che in assoluto ha vinto più ori individuali ai Giochi, un record che resisteva da 2.168 anni.
I numeri dicono che è il più grande nuotatore mai esistito. Stiamo naturalmente parlando di Michael Phelps, che ha da poco compiuto 31 anni essendo nato il 30 giugno 1985. Stasera, domenica 25 settembre 2016, sarà ospite da Fabio Fazio a Che tempo che fa. Il primo contatto con l’acqua avviene quando ha poco meno di 8 anni e per cercare di tenere a bada il suo iper-attivismo. Inizialmente il nuoto è un passatempo, ma è l’aver incrociato Bob Bowman a cambiargli la vita. Quest’ultimo è colui che lo allenerà per tutta la durata della sua parabola agonistica ed è lui che dice alla madre che il ragazzo ha potenzialità, che comincia subito a concretizzare in record giovanili. I primi giochi olimpici li vive a 15 anni nel 2000 e ottiene un buon piazzamento nei 200 farfalla. Circa un anno dopo conquista il primo record del mondo, sempre nei 200 farfalla e sempre nel 2001 vince il suo primo titolo mondiale, sempre nella stessa specialità. Passano 2 anni e alla competizione più importante dopo le Olimpiadi, i mondiali, in quel caso del 2003, fa suoi cinque record mondiali e vince qualcosa come 4 ori e 2 argenti. Ovviamente alla fine dell’anno il titolo di migliore in assoluto è suo. Arrivano i giochi olimpici del 2004, dove vuole superare un signore di nome Mark Spitz: non riesce però a vincere gli otto ori che si era prefissato. Tuttavia vive comunque una olimpiade da grande protagonista, conclusa con sei titoli e diversi record infranti. Gli anni che lo dividono dalle Olimpiadi di Pechino sono anni in cui prosegue nel dominare la scena. Arriva alle Olimpiadi del 2008 pronto a scrivere la storia e lo fa: otto ori e sette record del mondo che diventano suoi. Ormai si è capito di essere dinnanzi al nuotatore più forte di ogni epoca. Negli anni seguenti continua a vincere medaglie a livelli di campionati del mondo e a Londra 2012 pur non replicando quanto fatto quattro anni prima fa suoi 4 ori e 2 argenti, potendosi così fregiare del titolo di sportivo più medagliato di sempre e portandosi a casa il titolo di “miglior atleta olimpico di tutti i tempi”. Terminata quest’altra grande esperienza decide che è giunta ora di fare altro nella vita: chiude la sua parabola con 23 podi olimpici, di cui 19 del conio più prezioso e 26 titoli mondiali, solo per citare alcuni numeri. Tuttavia il richiamo dell’acqua è troppo forte e nell’aprile di due anni fa decide di tornare in acqua, con l’idea di arrivare a Rio 2016. Non ha modo di partecipare ai mondiali del 2014 per alcuni problemi personali, ma lui continua ad allenarsi e alla fine stacca il pass per Rio, dove amplia la propria leggenda, vincendo quattro medaglie del conio più prezioso. Alla fine di questa nuova avventura, annuncia il ritiro, stavolta irrevocabile, dall’agonismo.